Bonus elettrodomestici in arrivo, no al click day: ecco le richieste dei rivenditori
Entro febbraio sarà operativo il bonus elettrodomestici. Si tratta di un fondo da 50 milioni di euro, inserito nella legge di bilancio, con l’obiettivo di tutelare la produzione nazionale del settore, sostenere le famiglie nei consumi e incentivare l’acquisto di prodotti più efficienti ed ecosostenibili. Il contributo coprirà fino al 30% del costo di acquisto, con un limite massimo di 100 euro per elettrodomestico, elevato a 200 euro per le famiglie con un Isee inferiore a 25.000 euro. Il bonus potrà essere richiesto per l’acquisto di un solo elettrodomestico per nucleo familiare. Gli elettrodomestici dovranno essere di classe energetica B o superiore e, aspetto particolarmente rilevante, dovranno essere prodotti in Europa.
Bonus operativo entro fine mese
Sarà un decreto attuativo del Mimit, in concerto con il Mef, che definirà le modalità di accesso al bonus. Finora si è parlato del ricorso al click day (i fondi vengono assegnati in ordine cronologico di arrivo della domanda e, quindi, la velocità diventa un fattore cruciale per accedervi), ma è una modalità che non piace ai rivenditori. «Con il click day sono penalizzate le famiglie che hanno poca dimestichezza con gli strumenti informatici e si rischia un accumulo di pre-ordini» che non si traduce poi in acquisti, spiega Davide Rossi, direttore generale di Aires, l’Associazione italiana retailer elettrodomestici specializzati, che riunisce le principali aziende e gruppi distributivi specializzati di elettrodomestici ed elettronica di consumo, quali Euronics, Expert, GRE (insegne Trony e Sinergy ), Mediaworld e Unieuro.
La richiesta dei rivenditori: stessa modalità di accesso del bonus tv del 2021
Di qui la richiesta al ministero delle Imprese («valutata con grande attenzione») di replicare la procedura utilizzata («con ottimi riscontri») per il bonus Tv nel 2021. L’acquirente si reca nel punto vendita con il codice fiscale. Sceglie un elettrodomestico inserito nella lista di prodotti «made in Europe». Firma una dichiarazione in cui ci si impegna a smaltire il vecchio apparecchio. E lo sconto è applicato subito dal rivenditore che lo recupera poi dallo Stato. «In questo modo – spiega ancora Rossi – la procedura, eseguibile anche online, è più chiara e trasparente. Inoltre non c’è nessun cashback. Non si può avere uno sconto su qualcosa che si è già comprato prima dell’entrata in vigore del bonus»
50 milioni di euro a disposizione
Il timore diffuso è che i fondi vadano subito esauriti. «Ma è un timore infondato» spiega ancora Rossi, che aggiunge: «Con 50 milioni a disposizione si potranno comprare fino a 500mila elettrodomestici. La nostra previsione è che ci vorrà almeno un mese per esaurire il budget». Insomma, nessun bisogno di correre.
Fonte: Il Sole 24 Ore