Boom rompe la barriera del suono sopra il deserto della California

Boom rompe la barriera del suono sopra il deserto della California

Il progetto di rilanciare il trasporto aereo supersonico ha raggiunto un nuovo traguardo con il nuovo test della start up californiana Boom Supersonic che ha provato con successo il suo velivolo test XB-1 rompendo la barriera del suono sopra il deserto del Mojave in California e aggiungendo una nuova pietra miliare alla costruzione dell’aereo commerciale più veloce del mondo.

Guarda il video del test

Il programma del produttore californiano è di lanciare l’aereo di linea Overture in grado di trasportare fino a 80 passeggeri e volare ad una velocità circa doppia rispetto agli attuali velivoli di linea. E’ stato il primo test con pilota a bordo a poco più di venti anni anni dal ritiro del Concorde nella versione anglo-francese a seguito del disastroso schianto a pochi minuti dal decollo alle porte di Parigi facendo 113 vittime.

«Il volo supersonico dell’XB-1 dimostra che la tecnologia è pronta», ha dichiarato in un comunicato il fondatore e ceo di Boom, Blake Scholl. «Un piccolo gruppo di ingegneri talentuosi ha realizzato ciò che prima richiedeva finanziamentri pubblici e miliardi di dollari».

Fondata nel 2014, la start up ha fatto volare l’aereo per la prima volta a marzo: il velivolo è realizzato quasi completamente in fibra di carbonio leggera e utilizza un sistema di visione a realtà aumentata per aiutare nelle fasi di atterraggio. Nel test del 28 gennaio, l’XB-1 ha raggiunto un’altitudine di 34mila piedi prima di entrare nella storia: l’aereo è entrato nel corridoio supersonico e ha accelerato fino a Mach 1,05 (805 miglia all’ora), infrangendo per la prima volta la barriera del suono e toccando per altre tre volte la velocità supersonica durante il volo di prova.

«Ho aspettato per oltre 20 anni il ritorno delle velocità supersoniche e lo storico volo dell’XB-1 è una pietra miliare verso la realizzazione dei miei sogni», ha dichiarato Mike Bannister, ex pilota del Concorde per British Airways. «Quando ho volato per l’ultima volta sul Concorde nel 2003, sapevo che questo giorno sarebbe arrivato».

Fonte: Il Sole 24 Ore