Borsa, Asia negativa. Cina, prezzi al consumo in debole crescita
La Borsa di Tokyo conclude la seduta in calo, seguendo la chiusura mista degli indici azionari statunitensi, con il ridimensionamento della tecnologia per il secondo giorno di seguito, e la nuova frenata dei titoli del comparto automotive, a fronte dei rinnovati timori di imminenti dazi da parte della seconda amministrazione Trump negli Stati Uniti. L’indice di riferimento Nikkei mostra una flessione dello 0,94% a quota 39,605.09, con una perdita di 375 punti. Sul fronte valutario lo yen tratta poco variato sul dollaro, a un valore di 158,10, e poco sotto a 163 sull’euro.
Anche le piazze cinesi appaiono negative: l’indice cinese delle blue-chip CSI300 è sceso dello 0,1% alla pausa pranzo e lo Shanghai Composite Index ha perso lo 0,3%. L’Hang Seng di Hong Kong ha guadagnato lo 0,1%. Tutto questo mentre continua la debole crescita dei prezzi al consumo nella Repubblica popolare. Nel 2024 il dato ha incassato un aumento di appena lo 0,2% rispetto all’anno precedente. A dicembre, evidenzia l’Istituto nazionale di statistica, l’aumento è stato dello 0,1% su anno. Esclusi i beni alimentari ed energetici, la crescita lo scorso mese è stata dello 0,4% tendenziale, in lieve salita dal +0,3% di novembre.
Su base mensile, a dicembre la crescita è stata nulla, ma comunque migliore del -0,6% di novembre. La scarsa crescita dei prezzi al consumo si va ad aggiungere ai dati negativi di quelli alla produzione, diffusi sempre dall’istituto, che a dicembre hanno registrato un calo annuo del 2,3%, in continuità con il -2,5% di novembre. Su mese il calo è stato dello 0,1%. Nel 2024 i prezzi alla produzione hanno incassato una diminuzione del 2,2%, migliorando seppur di poco il -3% del 2023.
Fonte: Il Sole 24 Ore