Borsa, Cina giù per l’annuncio dei dazi Usa sull’auto elettrica ma l’export da record

Borsa, Cina giù per l’annuncio dei dazi Usa sull’auto elettrica ma l’export da record

Le Borse cinesi aprono la seduta negative scontando l’atteso annuncio dei dazi Usa a carico dell’import dei prodotti made in China a basso impatto energetico, a partire dalle e-car, e il dato sui prezzi al consumo di aprile, sempre sul filo della deflazione: l’indice Composite di Shanghai cede lo 0,48%, a 3.139,48 punti, mentre quello di Shenzhen perde lo 0,75%, a quota 1.770,38.

I prezzi al consumo di aprile, diffusi nel fine settimana, hanno mostrato segnali di miglioramento in Cina con una crescita annua ad aprile dello 0,30%, a fronte di attese a +0,10%, lo stesso dato del mese precedente. Su base congiunturale, il rialzo è stato dello 0,1% contro il -1% di marzo, pari alla frenata più brusca degli ultimi tre anni. Secondo l’Ufficio nazionale di statistica, i prezzi alla produzione sono risultati invece saldamente ancorati nella spirale deflattiva per il 19esimo mese consecutivo: la contrazione ad aprile è stata del 2,5%, meglio del -2,8% di marzo, ma peggio del 2,3% stimato alla vigilia dagli analisti.

L’export cinese di automobili è balzato a livelli record ad aprile, mentre le vendite interne sono scese del 5,8% annuo a causa della feroce concorrenza sui prezzi tra i produttori e della cautela dei consumatori sulla spesa in un periodo di ripresa economica incerta. Le spedizioni estere di auto sono salite del 38%, a 417.000 unità, in linea con il forte slancio del 39% del mese precedente, secondo la China Passenger Car Association. L’indagine anti-sovvenzioni da parte dell’Ue sulle case automobilistiche cinesi ha interrotto e messo sotto pressione l’export, ma la Cina ha esplorato le possibilità in Sud America, Australia e Asean, ha affermato Cui Dongshu, segretario generale dell’Associazione, per il quale le società devono scegliere tra l’andare all’estero o il cedere terreno sul fronte interno. Infatti, le vendite di auto domestiche sono scese del 5,8% annuo ad aprile, a 1,55 milioni di unità, e del 9,6% rispetto a marzo.

La Banca centrale cinese ha effettuato 2 miliardi di yuan (circa 281,57 milioni di dollari) di operazioni di pronti contro termine a sette giorni a un tasso di interesse dell’1,8%. La Banca Popolare di Pechino ha dichiarato in un comunicato che l’operazione ha lo scopo di mantenere la liquidità nel sistema bancario a livelli ragionevoli e ampi. Il pronto contro termine è un processo in cui la Banca centrale acquista titoli dalle banche commerciali attraverso un’asta, con l’accordo di rivenderli in futuro.

Tornando alle Borse, Anche Hong Kong apre la seduta negativa per l’annuncio dei dazi Usa: l’indice Hang Seng cede nelle primissime battute lo 0,31%, scivolando a 18.904,58 punti. Tokyo non si sottrae al trend, con l’indice Nikkei che nei primi scambi ha perso lo 0,05% scendendo di 19,88 punti fino a quota 38.209,23.

Fonte: Il Sole 24 Ore