Borsa, Europa debole su timore dazi Usa. A Milano sotto la lente risiko bancario
(Il Sole 24 Ore Radiocor) Borse europee deboli, con gli investitori che si interrogano sull’impatto che avrà in Europa la politica dei dazi americana, promessa in campagna elettorale dal presidente eletto, Donald Trump. Minacce che non hanno però piegato le Borse cinesi, nonostante i prodotti della Repubblica Popolare potrebbero subire un ulteriore stangata del 10%. I principali listini sono negativi, Milano cede circa lo 0,6%.
L’attenzione oggi sarà rivolta alla raffica di dati macro in arrivo dagli Usa (in calendario la revisione del Pil Usa del terzo trimestre in seconda lettura, gli ordini di beni durevoli e i sussidi alla disoccupazione). Rimane anche il rebus sulle mosse delle banche centrali, all’indomani del quadro emerso nei verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve.
Intanto, a Piazza Affari attenzione sempre alta sulle banche dopo la bocciatura da parte del Banco Bpm dell’offerta su UniCredit. Sul valutario, l’euro resta sotto quota 1,05 a 1,048 mentre sul fronte energetico il petrolio è in rialzo con il Brent sopra i 73 dollari e il Wti poco sotto i 70 dollari.
Borsa Tokyo, Nikkei negativo (-0,8%) appesantito dall’automotive sui timori di dazi Usa
Le azioni giapponesi terminano in ribasso, trascinate dai cali dei titoli del settore auto in seguito alla persistente incertezza sulle politiche commerciali degli Stati Uniti. L’indice Nikkei è sceso dello 0,8% a 38.134,97 punti; sulla stessa scia il più ampio indice Topix (-0,90%) a 2665,34 punti. Tra i titoli più penalizzati Nissan Motor, scesa del 4,7%, Toyota Motor che ha perso il 3,6% e Honda -3,04%. Lo yen si è rafforzato fino allo 0,6% rispetto al dollaro.
Le Borse cinesi chiudono, invece, la seduta in territorio positivo: l’indice Composite di Shanghai sale dell’1,53%, a 3.309,78 punti, mentre quello di Shenzhen segna un progresso del 2,07%, a quota 1.996.71. La Cina è al centro dell’attenzione poiché il governo ha approvato una quota obbligazionaria per un totale di 500 miliardi di yuan (69 miliardi di $), che consentirà a due gestori patrimoniali di proprietà statale di emettere note per finanziare investimenti in progetti volti a stimolare la crescita economica. A livello di aziende, le azioni di Vitasoy International Holdings Ltd. sono aumentate di più dalla sua quotazione, dopo che uno dei suoi azionisti ha aumentato la quota nel produttore di alimenti a base di soia. Sanrio Co. è crollata dopo che il proprietario del marchio Hello Kitty ha dichiarato che i titolari, incluso il suo presidente, venderanno le azioni.
Fonte: Il Sole 24 Ore