Borsa, Europa guardinga su escalation Medio Oriente. A Milano tonfo di Pirelli. In Asia record Hong Kong

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Le borse europee viaggiano in cauto ottimismo e guardano con attenzione all’escalation del conflitto in Medio Oriente, dopo che in serata il Libano ha sferrato un attacco su Israele. La situazione geopolitica ha fatto retrocedere Wall Street alla vigilia, interrompendo la serie di record messi a segno nei giorni precedenti. Così il FTSE MIB viaggia in territorio positivo. Prudenza anche per il DAX 30 mentre a Parigi il CAC 40 è l’indice migliore del Vecchio Continente.

In una giornata scarica di dati macro economici l’attenzione degli investitori è focalizzata sul dato della disoccupazione in Europa atteso nella tarda mattinata. Sotto i riflettori anche gli interventi di una serie di esponenti della Bce e della Fed da cui gli investitori sperano di trarre degli spunti per interpretare le prossime mosse in materia di politica monetaria. A tal proposito, sul fronte europeo, nei giorni scorsi la presidente della Bce, Christine Lagarde ha aperto alla possibilità di un nuovo taglio dei tassi di interesse di 25 punti base nella prossima riunione del 17 ottobre. Il tutto mentre il dato dell’inflazione dell’eurozona si è attestato a settembre in calo all’1,8%; per la prima volta sotto il 2% target individuato dalla Bce per un avviare un atteggiamento più morbido sui tassi. Oltreoceano oggi sarà la volta della stima Adp dei nuovi occupati a settembre. Attesa anche la decisione della banca centrale polacca, che secondo le previsioni lascerà i tassi fermi al 5,75%. Intanto in Giappone, la fiducia dei consumatori è in lieve aumento.

A Piazza Affari occhi puntati su Pirelli

Osservate speciali a Piazza Affari Pirelli & C e Brembo dopo che quet’ultima ha annunciato di aver venduto l’intera partecipazione della società dei pneumatici per 282,9 milioni di euro. Dal canto suo Camfin ha acquistato il 2,5% di Pirelli, operazione che ha portato La Marco Tronchetti Provera (Mtp) a detenere il 25,28%. Sotto i riflettori ancora Stellantis in scia ai risultati deludenti delle immatricolazioni diffusi alla vigilia. A settembre il gruppo ha registrato un calo del 33,7% delle immatricolazioni di auto in Italia, a fronte di una discesa del 10,7% del mercato. Intanto Goldman Sachs ha tagliato il target price a 16 euro, da 23 euro. Acquisti su Unicredit dopo che ieri l’ad Andrea Orcel, in occasione del Made In Italy Summit organizzato da Il Sole 24Ore, ha detto di essere al lavoro per una maggiore integrazione finanziaria in Europa, un passo obbligatorio se l’economia del blocco vuole colmare l’enorme divario con gli Stati Uniti.

Euro debole, petrolio rallenta la corsa

Fonte: Il Sole 24 Ore