Borsa, Europa incerta in attesa della Bce. Nuovo record per l’oro

(Il Sole 24 Ore Radiocor) Borse europee ancora in balia dell’incertezza, nonostante la corsa registrata da Wall Street e in particolare dall’indice Dow Jones. che ieri ha messo a segno il maggior rialzo dell’ultimo anno, salendo dell’1,85%. In Europa gli investitori preferiscono tirare i remi in barca in un periodo già semivacanziero, nell’attesa delle indicazioni che domani emergeranno al termine del consiglio direttivo della Banca centrale europea, che ad ogni modo, secondo gli esperti, dovrebbe lasciare i tassi invariati all’attuale livello (tasso di rifinanziamento principale al 4,25%, tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginale al 4,50%, tasso sui depositi al 3,75%). Fondamentali, ad ogni modo, saranno gli odierni dati sull’inflazione europea. Le Borse del Vecchio Continente risentono inoltre dell’incertezza sul fronte politico, anche in vista del voto di domani per la presidenza della Commissione Ue, con la nomina di Ursula von der Leyen che non è affatto certa. Sale anche l’attesa per la formazione del governo francese. Come se non bastasse gli investitori si interrogano sull’impatto delle politiche di First America care al candidato alle presidenziali, Donald Trump, che dopo l’attentato di sabato scorso è dato per probabile vincente. Trump, per altro, ha appena indicato il vicepresidente in James David Vance, assiduo sostenitore del movimento MAGA (Make America Great Again). La prospettiva di un Trump vincente Oltreoceano continua a spingere i mercati, che intanto hanno beneficiato anche delle parole con le quali il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha aperto alla possibilità di un taglio dei tassi. Da segnalare che l’oro, con il contratto spot, ha toccato il massimo storico di 2.482 dollari l’oncia, mentre i future si attestano a 2.478 dollari. Continua la corsa del Bitcoin, che assa di mano al momento a 65.727 dollari. Sulle prime battute Milano oscilla sulla parità, mentre lo spread si attesta a 129 punti.

Inflazione inglese stabile al 2%

Sul fronte macro è intanto emerso che nel Regno Unito l’inflazione è rimasta stabile al 2% annuo a giugno. A livello mensile l’aumento dei prezzi si è leggermente raffreddato, allo 0,1 per cento rispetto al +0,3 di maggio. Tuttavia gli economisti puntano l’indice sull’inflazione di fondo, quella che esclude i costi energetici e alimentari più volatili, che attestandosi al 3,5% (in linea con maggio), rimane ancora ben al di sopra dell’obiettivo del 2% della Banca centrale inglese. Secondo Zara Nokes, analista di mercato globale presso J.P. Morgan Asset Management, la Bank of England a questo punto potrebbe lasciare fermi i tassi di interesse nella riunione di agosto del proprio direttivo, proprio a causa dell’andamento dell’inflazione core. «A meno di un netto peggioramento dei dati sull’attività, a nostro avviso i dati di oggi dovrebbero chiudere la porta a un taglio dei tassi ad agosto», ha commentato.

A Piazza Affari rialzano la testa azioni oil, lima Fineco

A Piazza Affari, dopo la frenata della vigilia, recuperano i petroliferi, con Saipem ed Eni in rialzo. Vanno male invece le Iveco Group. Le prese di beneficio fanno arretrare le Finecobank, dopo il balzo di oltre il 3% della vigilia. Fuori dal listino principale, poco mossa Mfe-Mediaforeurope , che ha visto salire del 6,7% i ricavi pubblicitari del gruppo nel primo semestre. A Parigi Essilorluxottica cede quasi il 3%, dopo le due distinte mosse con la tedesca Heidelberg Engineering e con VF Corporation per l’acquisizione di Supreme. Quest’ultima è un’operazione da 1,5 miliardi di dollari che verrà pagata cash. Gli investitori, però, al di là del costo si interrogano sulla mossa, visto che la società, producendo abbigliamento streetwear, è fuori dal settore di Essilux dell’occhialeria. Ancora senza prezzo Unieuro , all’indomani dell’Opa lanciata da Fnac Darty con valutazione di 12 euro per azione.

Euro in area 1,09 dollari, petrolio poco mosso

Sul valutario l’euro vale 1,09 dollari (1,0902 alla chiusura di ieri) e 172,2 yen (da 172,65 alla vigilia). Il cross dollaro/yen è a 158,933. Infine il petrolio è poco mosso: i future del Wti agosto scendono dello 0,17% a 80,62 dollari al barile, mentre quelli del Brent settembre dello 0,27% a 83,49 dollari.

Fonte: Il Sole 24 Ore