Borsa, Europa verso avvio in calo in scia a Wall Street. Tokyo chiude negativa

Le Borse europee vanno verso un avvio debole in scia ai ribassi di Wall Street della vigilia e alla debolezza dei listini asiatici. I future sull’Euro stoxx sono in calo dello 0,4% come quelli sul Cac di Parigi mentre i contratti sul Ftse Mib viaggiano intorno alla parità. Amsterdam sembrerebbe pronta al recupero con i future sulla parità, dopo il deciso calo di ieri (-2,5%) condizionato dal tonfo di Asml.

Gli operatori si prendono una pausa di riflessione in vista della riunione della Bce di domani che probabilmente abbasserà i tassi di un quarto di punti. Ma l’umore resta appesantito dalle preoccupazioni per il settore tech dopo il profit warning del colosso olandese dei chip Asml, che ha fatto scivolare gli indici e i titoli del settore, tra cui, i colossi americani Nvidia e Amd. A pesare sul settore anche indiscrezioni su possibili paletti alle vendite nei paesi del Golfo. Sul fronte macroeconimico la giornata è povera di dati rilevanti ad eccezione dell’inflazione della Regno Unito che a settembre è rallentata a +1,7% annuo da +2,2% precedente. Gli occhi sono puntati anche sul petrolio che resta sorvegliato speciale dopo il tonfo di ieri. Questa mattina il prezzo è in lieve rialzo con il Brent dicembre sopra i 74 dollari al barile (+0,2%) e il Wti sopra i 70 dollari (+0,3%). Sul valutario, l’euro arretra sul dollaro a 1,088 da 1,0904 ieri in chiusura.

La Borsa di Tokyo conclude le contrattazioni in calo, in scia alla correzione degli indici azionari Usa, dopo i segnali poco incoraggianti che arrivano dalla tecnologia, con il calo delle vendite del produttore olandese di chips ASML, sul quale pesano le restrizioni imposte dagli Stati Uniti all’export in Cina. L’indice di riferimento Nikkei segna una perdita dell’1,83%, a quota 39,180.30, cedendo 730 punti. Sul fronte valutario lo yen è stabile sul dollaro, a 149,20, e sull’euro a 162,40.

Anche Hong Kong apre la seduta in territorio negativo, con una brusca correzione: l’indice Hang Seng cede nelle prime battute lo 0,86%, scivolando a 20.144,75 punti. Le piazze della Cina continentale, poi, partono in rosso tra le attese relative ai nuovi stimoli per il rilancio dell’economia: l’indice Composite di Shanghai segna nei primi minuti di contrattazione un calo dello 0,41%, a 3.188,24 punti, mentre quello di Shenzhen accusa una flessione dello 0,83%, a quota 1.835,21.

A livello congiunturale rallenta a settembre l’andamento dei prezzi al consumo nel Regno Unito. Secondo l’ufficio nazionale di statistica, l’inflazione si è attestata a +1,7% annuo a fronte del +2,2% di agosto. Su base mensile il dato è pressoché invariato. La componente core dell’inflazione (che esclude energia, prodotti alimentari, alcol e tabacco) è aumentata del 3,2% su base annua ma segna comunque un rallentamento rispetto al 3,6% di agosto. Sia il dato dei prezzi al consumo totale sia il dato core mostrano un’inflazione inferiore rispetto alle previsioni degli analisti.

Fonte: Il Sole 24 Ore