Borsa: Europa verso avvio in rialzo nella settimana della Bce
Hong Kong fa un balzo
In Cina i titoli di Hong Kong sono balzati, con l’indice di riferimento Hang Seng che si è avviato verso la sua migliore giornata da un mese a questa parte, sollevato dalle prospettive di mercato di un taglio dei tassi in Europa. Le azioni della Cina continentale sono invece scese nonostante i dati positivi sul settore manifatturiero.
Anche il mercato di Hong Kong ha seguito l’andamento dei mercati regionali, grazie al miglioramento del sentiment in seguito al fatto che la Banca centrale europea (Bce) è considerata quasi certa di tagliare i tassi di un quarto di punto al 3,75% giovedì, per la prima volta nella storia, prima della Federal Reserve statunitense.
Alla pausa di mezzogiorno, l’indice di riferimento Hang Seng era in rialzo del 2,32% a 18.498,33 punti, registrando il maggior rialzo giornaliero dal 2 maggio. Le azioni cinesi H quotate a Hong Kong sono salite del 2,69% a 6.564,54 punti. L’indice Composite di Shanghai è sceso dello 0,51% a 3.071,02 punti, mentre l’indice blue-chip CSI300 è sceso dello 0,14% a 3.575,05 punti. L’indice Shenzhen, più piccolo, è sceso dello 0,83%, l’indice ChiNext Composite, dedicato alle start-up, è salito dello 0,25% e l’indice Star50 di Shanghai, focalizzato sul settore tecnologico, è salito dello 0,59%.
Tokyo: Pmi manifatturiero sale sopra quota 50
Ricomincia a crescere a maggio il settore manifatturiero in Giappone. Secondo i dati diffusi oggi da Jibun Bank e S&P Global, la salute dell’economia giapponese è infatti migliorata per la riflettendo, tra l’altro, un’altra ondata di creazione di posti di lavoro. A maggio l’indice è salito infatti a 50,4 punti rispetto ai 49,6 di aprile, superando quota 50, spartiacque tra contrazione ed espansione, per la prima volta in un anno.
Pmi Caixin ai massimi da giugno 2022
L’indice Pmi manifatturiero in Cina sponsorizzato dalla rivista Caixin è salito a maggio a 51,7, più del 51,4 di aprile e del 51,5 atteso alla vigilia dagli analisti, rimanendo per il settimo mese di fila nel suo ciclo espansivo e al passo più solido da giugno 2022, grazie alla spinta della produzione portatasi ai massimi degli ultimi 23 mesi. L’export per i nuovi ordini, tuttavia, ha segnato un’espansione più morbida dal picco dei massimi degli ultimi 41 mesi centrato ad aprile. Mentre il sottoindice dell’occupazione ha segnato una flessione per il nono mesi di fila. Quanto ai prezzi, l’inflazione ha accelerato il passo fino al picco da ottobre sulla spinta dei costi in settori come minelari, plastiche ed energia.
Fonte: Il Sole 24 Ore