Borsa, Europa verso avvio positivo. Asia giù, Bitcoin ancora oltre 90mila dollari

Borsa, Europa verso avvio positivo. Asia giù, Bitcoin ancora oltre 90mila dollari

Le Borse europee dovrebbero aprire in timido rialzo: il future sull’Eurostoxx sale dello 0,2%. Anche Milano dovrebbe essere positiva, ma va tenuto presente l’impatto dello stacco di dividendi, che peserà sul Ftse Mib l’1,22%.

Venerdì scorso Wall ha chiuso in ribasso e così ha archiviato una settimana negativa. A pesare sono state anche le parole del numero uno della Federal Reserve, Jerome Powell, che ha detto che «non c’è fretta» di tagliare i tassi d’interesse, tenendo conto della forza dell’economia statunitense. Un altro taglio dei tassi, alla prossima riunione di dicembre, «è senza dubbio sul tavolo, ma non è cosa fatta», ha detto anche Susan Collins, presidente della Fed di Boston. Le Borse europee hanno invece archiviato la settimana in ordine sparso con Parigi che ha ceduto lo 0,9% e Milano che invece è stata la migliore, salendo dell’1,1% spinta dalle banche e soprattutto da Mps (+12,1%), dopo che il Tesoro a sorpresa ha collocato il 15% del capitale nelle mani di un nocciolo stabile di azionisti, capitanati da Banco Bpm (+4,9%).

A Milano saranno ancora sotto osservazione i titoli dei principali istituti di credito, con il mercato che si interroga su eventuali processi di consolidamento. In particolare sarà sotto la lente Unicredit, non solo in attesa di novità sul fronte Commerzbank, ma anche dopo le indiscrezioni riferite sabato scorso da Il Sole 24 Ore circa i rapporti con Delfin, che potrebbe riconsiderare la propria quota del 2,7% nel capitale. Dovrebbe registrare variazioni Enel, nel giorno della presentazione del piano industriale 2025-2027 che vede un’accelerazione degli investimenti a 43 miliardi di euro. E’ stato inoltre annunciato un ritocco della cedola 2024 a 0,46 euro per azione. Oggi inoltre staccano i dividendi dieci società del Ftzse Mib, ossia Eni (0,25 euro per azione), Banca Mediolanum (0,37 euro per azione), Banco Bpm (0,4 euro per azione), Intesa Sanpaolo (0,17 euro per azione), Poste Italiane (0,33 euro per azione), Tenaris (0,27 dollari per azione), Terna (0,1192 euro per azione), Unicredit (0,9261 euro per azione), Recordati (0,6 euro per azione), Mediobanca (con 0,56 euro per azione a saldo finale per l’esercizio 2023/2024).

Sul fronte dei cambi, l’euro vale 1,0543 dollari (venerdì in chiusura a 1,0543) e 163 yen (163,19), mentre il dollaro/yen a 154,66 (154,77). Il bitcoin è in rialzo a 91.658 dollari (+1,3%). Va su anche l’oro a 2.589 dollari l’oncia (+0,79%), dopo la frenata della scorsa settimana. Il petrolio è abbastanza stabile con il wti di dicembre a 67,15 dollari al barile (+0,19%). Il gas vale 45,37 euro al megawattora e batte in ritirata del 2,5%.

La Borsa di Tokyo termina la prima seduta della settimana col segno meno, in scia all’arretramento del mercato azionario Usa, mentre aumenta l’incertezza sulla gestione della prossima amministrazione Trump, con gli investitori che guardano alle prossime indicazioni sui tassi di interesse in Cina e i dati sull’inflazione in Giappone, attesi questa settimana. L’indice di riferimento Nikkei segna un calo dell’1,09% a quota 38,220.85, cedendo 422 punti. Sul mercato valutario lo yen recupera leggermente terreno dai minimi da luglio sul dollaro, a 154,30, e sull’euro a 162,80.

Fonte: Il Sole 24 Ore