Borsa, i verdetti di Vanguard e BlackRock sulle remunerazioni nelle società quotate

Borsa, i verdetti di Vanguard e BlackRock sulle remunerazioni nelle società quotate

Primo e secondo gestore al mondo. BlackRock e Vanguard guardano tutti gli altri asset manager dall’alto delle montagne di denaro che gestiscono per milioni di clienti. Il pollice in alto o in basso di queste due società di risparmio gestito è altamente significativo. BlackRock ha in cassaforte 10,6 trilioni di dollari; Vanguard 9,3 trilioni. Anche nel 2024, dunque, assieme all’ufficio studi del Sole 24 Ore, abbiamo monitorato il voto dei fondi e degli Etf di BlackRock (di cui iShares è una società chiave) e di Vanguard sulle remunerazioni delle aziende italiane inserite nel FtseMib, l’indice delle blue chip ovvero quelle a maggior capitalizzazione.

Bocciati

Ebbene anche nel 2024 ci sono promossi, la gran parte, e bocciati. Tra questi ultimi vi sono due aziende che già l’anno scorso avevano ricevuto dei brutti voti dalle società Usa di asset management: Amplifon e Diasorin. Fondi ed Etf di BlackRock e Vanguard hanno votato tutti, compattamente, in maniera negativa pure nel 2024.

Abbiamo chiesto la posizione sull’argomento di entrambe le società quotate per capire se negli scorsi mesi vi fosse stato un confronto con i gestori americani sui motivi della ripetuta bocciatura. Le aziende, però, hanno declinato l’invito preferendo non commentare il voto contrario sulle remunerazioni.

Tra i bocciati nel biennio c’è da inserire inoltre Pirelli. Quest’anno sia Vanguard che BlackRock hanno detto no alle remunerazioni dell’azienda di pneumatici, ma lo stesso era avvenuto pure nel 2023: purtroppo l’anno scorso, il ritardo della convocazione dell’assemblea Pirelli (il 29 giugno del 2023) non aveva consentito la mappatura dei voti sui compensi. Anche Pirelli ha preferito non commentare.

E promossi

Viceversa, è andata molto bene alla multiutility Hera. L’azienda con sede a Bologna era stata bocciata nel 2023. Invece quest’anno ha ricevuto voti favorevoli da tutti i fondi ed Etf (ad eccezione di un fondo BlackRock) delle due più importanti case di gestione al mondo. Segno che è stato avviato un proficuo confronto per cambiare linea sulle remunerazioni. Lo stesso è avvenuto per Azimut nei confronti della “Pietra Nera”; BlackRock infatti, a differenza della concorrente, aveva bocciato Azimut nel 2023. Quest’anno c’è stato invece un cambio di atteggiamento e la società di risparmio gestito italiana è stata promossa anche dai gestori BlackRock.

Fonte: Il Sole 24 Ore