Borse asiatiche in rosso, Tokyo giù di oltre il 2 per cento

Borse asiatiche prevalentemente in rosso, con l’indice Nikkei di Tokyo in calo di oltre il 2%. La Borsa di Tokyo aveva avviato gli scambi in netto ribasso, seguendo la drastica correzione del listino della tecnologia Usa, il Nasdaq, e il nuovo rimbalzo della valuta giapponese nei confronti del dollaro. L’indice Nikkei ha segnato in apertura una flessione dell’1,31% a quota 40.557,31, e una perdita di 540 punti.

Lo yen torna a rivalutarsi a 155,60 sul biglietto verde, con gli operatori che non escludono un ulteriore intervento delle autorità monetarie nipponiche sul Forex, e sull’euro a 170,20.

Il Giappone ha comunicato di aver registrato un surplus commerciale a giugno, il primo in tre mesi, evidenziando una ripresa delle esportazioni. I dati governativi hanno mostrato che per i primi sei mesi di quest’anno, il deficit commerciale del Giappone è diminuito di oltre la metà rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, attestandosi a 3,23 trilioni di yen, pari a circa 21 miliardi di dollari. L’avanzo commerciale di giugno è quintuplicato rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 224 miliardi di yen, pari a 1,4 miliardi di dollari, grazie all’aumento delle esportazioni di veicoli e chip per computer.

In Gran Bretagna le richieste dei sussidi di disoccupazione a giugno riguardano il 4,4% della forza lavoro.

Ieri, seduta contrastata a Wall Street, con il Dow Jones a livelli record e il Nasdaq Composite che ha registrato la peggiore seduta dalla fine del 2022. L’indice delle 30 blue chip si è rafforzato grazie a UnitedHealth, che ha guadagnato quasi il 4,5% dopo aver ricevuto un rialzo del rating in seguito alla positiva trimestrale di martedì, che già aveva fatto crescere il titolo del 6,5%. Il Dow Jones ha guadagnato 243,60 punti (+0,59%), registrando la ventiduesima chiusura record dell’anno. Lo S&P 500 ha perso 78,93 punti (-1,39%), il Nasdaq ha chiuso in calo di 512,41 punti (-2,77%).

Fonte: Il Sole 24 Ore