
Borse asiatiche positive spinte dagli ordinativi delle fabbriche cinesi. Sale il bitcoin dopo Trump
Le borse asiatiche hanno aperto la settimana con solidi guadagni, dopo che venerdì Wall Street ha chiuso con una seduta in rialzo il mese di febbraio, che nel complesso è stato un mese negativo per Wall Street (ma da recordo per l’Europa). Anche i dati positivi sulle fabbriche cinesi hanno risollevato il sentiment, contribuendo ad avviare le contrattazioni a marzo con una nota di ottimismo.
Bitcoin continua a salire
Il bitcoin, dopo una breve inversione di rotta, continua a salire, spinto dall’intenzione di Trump di creare una riserva strategica Usa di criptovalute. La criptomoneta più nota, dall’annuncio di ieri sul social media Truth, è arrivata a guadagnare il 20% in più rispetto ai minimi toccati venerdì e, al momento scambia a 91.631,3 dollari (+6,2%). In un commento al suo post, il presidente Usa ha spiegato che nella riserva americana di crypto, oltre a Xrp, Sol e Ada, saranno inclusi anche bitcoin ed Ethereum. “Amo anche bitcoin ed ethereum. Saranno il cuore di questa riserva”, ha scritto infatti Trump. Ethereum al momento sta mettendo a segno un rialzo del 6,1% a 2.363,86 dollari. Continuano poi a correre anche Xrp (+31%), Sol (+15%) e Ada (+69%).
Mixue Bingcheng traina Hong Kong
A Hong Kong, le azioni della catena cinese Mixue Bingcheng sono aumentate del 40% dopo la sua IPO da 444 milioni di dollari. Rapporti locali affermano che ha stabilito un record locale per gli abbonamenti, che hanno superato 1 trilione di dollari di Hong Kong (128 miliardi di dollari). L’Hang Seng di Hong Kong è salito dell’1,2% a 23.222,88, mentre l’indice Shanghai Composite è salito dello 0,3% a 3.332,27.
Tokyo positiva
Chiusura in netto rialzo per la Borsa Tokyo che rimbalza dopo le pesanti perdite della precedente seduta in scia alla chiusura positiva di Wall Street, dopo il dato sull’inflazione, e ai forti dati dell’attività manifatturiera cinese. Inoltre, l’incertezza sulla politica dei dazi Usa sembra dare fiducia ai mercati circa la possibilità di misure più morbide. L’indice Nikkei ha guadagnato l’1,81% a 37.823,5 punti.
Nelle fabbriche cinesi salgono gli ordinativi
I sondaggi tra i dirigenti delle fabbriche cinesi hanno mostrato segnali di miglioramento a febbraio con l’aumento dei nuovi ordini, aumento spinto dalle aziende che si stanno muovendo rapidamente per contrastare l’aumento delle tariffe sulle esportazioni verso gli Stati Uniti, dove l’amministrazione del presidente Donald Trump ha aumentato i dazi sulle importazioni di beni cinesi al 20%.
Fonte: Il Sole 24 Ore