Borse, Europa fiacca in scia all’Asia. A Milano tengono le utility
(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Dopo i rialzi di venerdì, le Borse europee aprono fiacche, rallentate dalla frenata di Wall Street venerdì e, in scia, da quella delle piazze asiatiche (Tokyo -0,96%). In una seduta povera di dati macro di rilievo (in arrivo solo i numeri sui prezzi all’importazione tedeschi e sull’inflazione spagnola) e con volumi di scambio bassi per via delle festività, gli investitori guardano già all’anno prossimo (domani Milano, Francoforte e Zurigo sono chiuse, le altre principali piazze europee sono aperte solo mezza giornata), pur se in un contesto geopolitico teso con la guerra del gas russo tornata in primo piano con Gazprom che ha deciso di azzerare le forniture alla Moldavia dal primo gennaio e l’Ucraina che potrebbe bloccare il transito verso l’Europa (nel frattempo, i contratti scambiati ad Amsterdam sono poco mossi a 47,72 euro al megawattora).
Così si muove in calo il FTSE MIB di Milano, che inizia l’ultima seduta di un anno comunque brillante (+12,6% alla chiusura di venerdì). Su Piazza Affari non incide in modo particolare l’ok finale alla manovra 2025, approvata dal Parlamento. In discesa il DAX 40di Francoforte, del CAC 40 di Parigi, dell’AEX di Amsterdam, dell’IBEX 35 di Madrid e delFT-SE 100 di Londra.
Sull’azionario a Piazza Affari, Prysmian scivola in coda al Ftse Mib, mentre Banca Mps è la migliore in un listino quasi tutto in rosso. Tengono le utility, tra cui Hera , Snam Rete Gas, Enel e A2a .
Tokyo chiude in negativo (-0,96%) pesano auto e tecnologici
Ultimo giorno di contrattazione dell’anno negativo per la Borsa di Tokyo, trascinata al ribasso dal calo dei titoli automobilistici e tecnologici. Nissan Motor ha perso il 5,7% e Recruit Holdings il 2,8%. L’indice Nikkei è sceso dello 0,96% a 39.894,54 punti pur chiudendo un anno segnato da una crescita del 19%. Il più ampio indice Topix ha perso lo 0,60% a 2.784,92 punti. Il rendimento dei titoli di Stato giapponesi a 10 anni è sceso di un punto base all’1,090%. Secondo alcuni osservatori gli investitori chiudono l’anno nei timori di ulteriori escalation dei conflitti in Medio Oriente e in Ucraina e in attesa delle prossime mosse di politica economica dell’amministrazione Trump.
Le azioni di Jeju Air sono scivolate del 16% a Seul a un minimo storico, dopo che uno degli aerei della compagnia si è schiantato domenica, causando la morte di 179 passeggeri su 181. Le azioni della sua società madre AK Holdings Inc. sono scese del 12%.
Fonte: Il Sole 24 Ore