Borse, Europa guardinga alla vigilia dell’inflazione Usa
(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Le Borse europee restano alla finestra in attesa della pubblicazione dei dati sull’inflazione americana di aprile, che daranno nuove indicazioni ai mercati sui tempi dell’atteso taglio dei tassi di interesse Usa. L’appuntamento centrale della settimana è fissato mercoledì con l’indice sui prezzi al consumo, ma già nel pomeriggio odierno, ora italiana, si attendono novità dal dato sui prezzi al consumo e dall’intervento del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, a un evento ad Amsterdam. Il FTSE MIB milanese, che ieri ha aggiornato i massimi dal 2008, si mantiene così poco mosso vicino a quota 35mila punti.
Tra i principali titoli milanesi, Italgas perde terreno dopo l’annuncio dei conti trimestrali e il rinvio della presentazione del piano alla luce delle trattative in esclusiva per l’acquisizione di 2i Rete Gas. In giornata saranno chiamate alla prova dei conti anche altre due società energetiche: Hera e A2a . In evidenza i titoli delle banche, guidati da Banca Mps , Banco Bpm e Bper .
Spread a 135 punti, euro/dollaro poco mosso
Sull’obbligazionario, è in leggero rialzo lo spread tra BTp e Bund. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark a 10 anni e il pari scadenza tedesco si attesta a 135 punti base dai 134 punti base di ieri. Il rendimento si attesta al 3,86% dal 3,85% della chiusura precedente.
Sul mercato valutario l’euro scambia a 1,0787 dollari (da 1,079 al closing precedente). La moneta unica vale anche 168,78 yen (da 168,50), mentre il cross dollaro/yen è a 156,47 (da 156,22). In rialzo del 2,8% il Bitcoin a 62.554,3 dollari. Fermo il prezzo del petrolio con il Wti giugno che si attesta a 79,1 dollari al barile (-0,03%) e il Brent luglio a 83,35 dollari (-0,01%). Sostanzialmente invariato (-0,06%) anche il prezzo del gas naturale ad Amsterdam a 29,6 euro al megawattora.
Tokyo chiude a +0,5%, Hong Kong attende i big tech
La Borsa di Tokyo, intanto, ha chiuso in moderato rialzo, rimbalzando dalle leggere perdite di lunedì, mentre prevale la cautela in vista della pubblicazione dei principali dati sull’inflazione statunitense. I rendimenti dei titoli di stato giapponesi sono saliti ai livelli più alti da novembre, dopo che ieri la Banca del Giappone ha ridotto la quantità di titoli di Stato da acquistare, spingendo i rendimenti verso l’alto. I dati diffusi oggi hanno mostrato che l’indice dei prezzi alla produzione giapponese è cresciuta come previsto ad aprile. L’indice Nikkei ha chiuso in rialzo dello 0,46% a 38.356 punti.
Fonte: Il Sole 24 Ore