Borse, Europa prudente. Milano debole, cala la febbre da risiko bancario

Borse, Europa prudente. Milano debole, cala la febbre da risiko bancario

(Il Sole 24 Ore Radiocor) Borse europee prudenti, nonostante Wall Street abbia chiuso in rialzo e anche Tokyoabbia archiviato la seduta con un progresso dello 0,5%. Va avanti a pieno ritmo la stagione delle trimestrali, anche se Oltreoceano hanno già pubblicato i numeri il 93% delle società e di queste i tre quarti hanno registrato utili per azione superiori alle attese e il 61% ricavi migliori del consensus, secondo i dati di FactSet. Sul fronte macro oggi c’è attesa per il dato sull’inflazione di ottobre della zona euro. Negli States, invece, gli investitori attendono i conti trimestrali che domani diffonderà Nvidia, il colosso dell’Intelligenza Artificiale. Sullo sfondo rimane il rebus sulle future mosse delle banche centrali. I principali indici europei registrano variazioni minime. Milano dopo un avvio in progresso dello 0,2%, ha invertito la rotta trascinata in basso dalle banche sulle quali i rifletori sono ancora accesi in attesa di novità sul processo di consolidamento.

Tokyo chiude in rialzo dello 0,5%

Il Nikkei 225 di Tokyo ha chiuso la giornata segnando +0,5% a 38.414,43, sostenuto dalla buona intonazione dei titoli del comparto bancario e finanziario. A fine seduta l’Indice Nikkei ha registrato un rialzo dello 0,5% chiudendo a 38.414,43 punti, grazie alla performance brillante di Sumitomo Mitsui Financial Group (+3,3%) e Hachijuni Bank (+2,5%). A sostenere il comparto bancario sono le rinnovate attese per un aumento dei tassi da parte della Bank of Japan. Bene anche il più ampio Indice Topix, che ha chiuso la giornata con un aumento dello 0,68% attestandosi a 2.710,03 punti.

Cina ai minimi da due settimane

L’indice Shanghai Composite è arrivto a perdere fino allo 0,9%, a quota 3.305,09, toccando i minimi da due settimane. L’Hang Seng di Hong Kong è sceso per poi recuperare leggermente, guadagnando meno dello 0,1% a 19.588,10. «Il sentimento generale del mercato rimane cauto, con i future che mostrano resilienza anche se i ragionevoli timori di un’incombente guerra commerciale globale gettano un’ombra su movimenti direzionali più audaci”, ha affermato Stephen Innes di SPI Asset Management in un commento.

Energia: rialzi sul petrolio

Il prezzo del petrolio è salito in Asia dopo le preoccupazioni per le interruzioni delle forniture e i rischi geopolitici. La produzione del giacimento Johan Sverdrup in Norvegia, che produce fino a 755.000 barili di petrolio al giorno, è stata interrotta a causa di un’interruzione dell’energia elettrica, mentre la la produzione del giacimento Tengiz in Kazakistan ha subito un calo.

Inoltre, i rischi geopolitici tra Russia e Ucraina sono aumentati dopo che gli Stati Uniti hanno dichiarato che avrebbero permesso all’Ucraina di condurre attacchi missilistici a lungo raggio contro la Russia.

Fonte: Il Sole 24 Ore