Borse, Europa rimbalza con possibile schiarita su dazi. A Milano brilla Prysmian

Borse, Europa rimbalza con possibile schiarita su dazi. A Milano brilla Prysmian

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Le Borse europee tentano il rimbalzo dopo il martedì nero della vigilia. Gli occhi degli investitori rimangono puntati sul tema della guerra commerciale: il 4 marzo – giorno in cui sono entrate in vigore le tariffe del 25% a Canada e Messico e di un altro 10% alla Cina – il presidente americano Donald Trump, parlando al Congresso nel suo primo discorso sullo Stato dell’Unione, ha definito i dazi non solo necessari alla protezione del made in Usa ma «dell’anima degli americani». Una posizione che mostra come li consideri uno strumento da usare in modo aggressivo e permanente, non solo negoziale. A rasserenare gli animi, almeno in parte, ci ha pensato però il segretario al Commercio statunitense, Howard Lutnick, che ha detto che i dazi a Canada e Messico non verranno sospesi, ma il presidente sarebbe intenzionato a «ragionare» per un compromesso «nel mezzo» che potrebbe essere annunciato a breve giro.

Così è in buon rialzo il FTSE MIB di Milano, che torna sopra 38.000 punti dopo avere “perso” alla vigilia questa soglia, e salgono anche il CAC 40 di Parigi, il DAX 40 di Francoforte, l’IBEX 35 di Madrid, l’AEX di Amsterdam e il FT-SE 100 di Londra. I riflettori saranno puntati anche su Wall Street, che ha chiuso alla vigilia una seduta in forte calo azzerando, di fatto, i guadagni post elettorali, mentre il mercato attende di valutare il rapporto sull’occupazione Adp e l’Ism servizi.

A Milano svetta Buzzi, bene anche Prysmian e Iveco

Sull’azionario, a Piazza Affari occhi ancora sul risiko bancario, dopo l’ok di Bankitalia all’Opa di Banco Bpm su Anima Holding . Attenzione rivolta anche a Generali , con il mercato che scommette sul fatto che Unicredit potrebbe aumentare la propria partecipazione nel Leone.

Tokyo chiude a +0,23%, piazze cinesi in cauto rialzo

Sul fronte asiatico, Tokyo ha chiuso in rialzo dello 0,23% e le Borse cinesi hanno guadagnato circa mezzo punto percentuale dopo che Pechino ha fatto sapere di aver fissato un obiettivo di crescita economica di circa il 5% per il 2025, di aver alzato l’obiettivo di deficit fiscale al 4% del Pil dal 3% dello scorso anno e infine di aver stabilito un obiettivo di inflazione al consumo di circa il 2%. Sul fronte macroeconomico, in Europa si attendono i dati sul Pmi Servizi e quelli sui prezzi alla produzione.

Euro si rafforza e torna a 1,06 dollari, debole il petrolio

Sul valutario, l’euro continua a rafforzarsi sul dollaro e scambia a 1,063 (da 1,052 della vigilia). La moneta unica vale anche 159,38 yen (da 156,29), mentre il cross dollaro/yen è a 149,77 (da 148,51). In deciso calo il Bitcoin che torna sotto i 90.000 dollari a 87.470 (-5,2%). Debole il petrolio, con il Wti che scambia a 68,08 dollari al barile (-0,28%) e il Brent a 71,07 dollari (+0,04%). In calo dell’1% il gas ad Amsterdam a 43,02 euro al MWh.

Fonte: Il Sole 24 Ore