Borse europee deboli, pesano i dazi di Trump su tech e navi. A Milano giù St

Borse europee deboli, pesano i dazi di Trump su tech e navi. A Milano giù St

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Borse europee deboli, in scia all’andamento di Wall Street alla vigilia, dove ha perso terreno soprattutto il Nasdaq sui timori per la tenuta degli investimenti sull’AI (Nvidia -3% in attesa della trimestrale di domani).

Questo, mentre rimangono sotto i riflettori, da una parte, la formazione della nuova colazione di governo tedesca, dopo la vittoria elettorale del leader della Cdu Friedrich Merz, e, dall’altra, le tensioni commerciali. A frenare gli acquisti – anche sulle Piazze asiatiche, dove il Nikkei di Tokyo ha chiuso -1,39% – contribuiscono, come detto, i nuovi timori per le mosse di Trump sul fronte dei dazi. L’intenzione da parte del nuovo presidente Usa di inasprire le regole per l’acquisto di tecnologia statunitense da parte delle società cinesi ha trascinato Alibaba in profondo rosso (-10,2% a Wall Street), alla vigilia, e potrebbe avere conseguenze anche sul comparto tech europeo. Il presidente statunitense, inoltre, ha dichiarato che i dazi sui prodotti provenienti da Messico e Canada “entreranno in vigore” alla fine della sospensione di un mese, la prossima settimana. Gli operatori studiano, poi, la proposta Usa di imporre pesanti tasse sull’uso di navi commerciali prodotte in Cina, secondo Commerzbank Research. Una misura che potrebbe colpire anche le grandi compagnie non cinesi come Maersk e MSC, che hanno acquistato decine di navi dal Dragone.

In questo scenario, i principali indici europei si muovono con cautela, compreso il DAX 30 di Francoforte, che alla vigilia era stato spinto dal risultato del voto in Germania. Debolil anche Milano (FTSE MIB ) e Parigi (CAC 40 ), mentre guadagna terreno Madrid (IBEX 35 ) e Amsterdam (AEX) è in calo.

Euro e petrolio poco mossi

Sul valutario, l’euro scambia a 1,047 dollari (da 1,046 ieri in chiusura) e non riesce a mantenere i guadagni innescati dal voto tedesco che lo avevano riportato sopra quota 1,05 dollari. La moneta unica vale anche 156,64 yen (da 156,34), mentre il rapporto dollaro/yen è a 149,58 (da 149,34). In cauto rialzo il prezzo del petrolio, con il future aprile sul Wti a 70,2 dollari al barile (+0,3%) e il contratto di pari scadenza per il Brent a 74,4 dollari (+0,2%). Poco mosso a 46,8 euro al megawattora il prezzo del gas naturale sulla piattaforma Ttf di Amsterdam (-0,06%).

Borsa di Tokyo in calo, brusca caduta per Hong Kong

La Borsa di Tokyo termina la prima seduta della settimana in netto calo, dopo la giornata di festività di ieri, appesantita dalla correzione della tecnologia al listino del Nasdaq Usa, e la rivalutazione della divisa nipponica. L’indice di riferimento Nikkei segna una flessione dell’1,39% a quota 38,237.79, e una perdita di 539 punti. Sul mercato valutario lo yen si apprezza sul dollaro, scambiando a un livello di 149,70, e sull’euro a 156,90. In Cina, Hong Kong torna agli scambi con una brusca caduta, allontanandosi dai massimi degli ultimi 5 mesi: l’indice Hang Seng cede nelle prime battute il 2,57%, a 22.740,92 punti, e sconta le prese di beneficio sui titoli tecnologici (Hang Seng Tech a -4,34%) dopo i recenti e solidi guadagni. Alibaba, salita ai livelli più alti dal 2022, perde il 6,71%. Male anche Tencent (-3,18%) e Xiaomi (-2,71%). Le Borse cinesi terminano gli scambi con una netta correzione dei listini: l’indice Composite di Shanghai cede lo 0,80%, attestandosi a 3.346,04 punti, mentre quello di Shenzhen perde lo 0,82% e chiude a quota 2.074,31.

Fonte: Il Sole 24 Ore