Borse europee in calo, a Milano pesante Amplifon. Tsmc vola a Taipei dopo accordo con gli Usa
(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Le Borse europee avviano la seduta in territorio negativo con tutti i principali indici in rosso: il FTSE MIB , il CAC 40 e il DAX 30 . Gli occhi degli investitori sono puntati sul dato dell’inflazione americana di marzo attesa per domani da cui potrebbero emergere indicazioni sulle prossime mosse della Fed in materia di politica monetaria.
Dopo i dati di venerdì che hanno mostrato un mercato del lavoro più robusto del previsto, se i prezzi al consumo dovessero rivelarsi superiori alle aspettative, si allontanerebbero ulteriormente le ipotesi di un taglio dei tassi già nella riunione di giugno. Sul fronte europeo la giornata da cerchiare in rosso è quella di giovedì quando si riunirà la Bce da cui però non sono attese decisioni rilevanti dal momento che in molti si aspettano la conferma di un primo taglio ai tassi d’interesse a giugno. Sull’azionario a Piazza Affari pesante Amplifon. In rosso anche Nexi e Ferrari. In cima al listino ancora Diasorin e Iveco Group.
Produttore di chip Tmsc sui massimi storici alla Borsa di Taipei
Tsmc, il più grande produttore di chip a contratto al mondo, tocca i massimi storici (+4,09% a 815 Twd) alla Borsa di Taipei (+1,51%) all’indomani dell’accordo con l’amministrazione Usa su 11,6 miliardi di dollari, di cui 6,6 miliardi in sovvenzioni e fino a 5 miliardi in prestiti, per aumentare la produzione di tecnologia critica con una terza fabbrica in Arizona, a Phoenix. Le due strutture già programmate dovrebbero iniziare a produrre nel 2025 e nel 2028. In totale, il pacchetto supporterà più di 65 miliardi di dollari in investimenti nei tre impianti di Tsmc, il produttore di chip di riferimento per aziende come Apple e Nvidia.
Asia positiva con Tokyo +1,08%, Treasury Usa al picco da novembre scorso
Prevale il segno più sulle Borse asiatiche nel giorno prima dell’attesissimo dato sull’inflazione americana, dal cui andamento sono attese utili indicazioni su quella che sarà la traiettoria dei tassi della Fed. Bene Tokyo con il Kikkei 225 che chiude a +1,08% quando sul fronte macro da registrare il dato della fiducia delle famiglie che a marzo è salito a 39,5 punti, 0,5 punti in più rispetto al mese precedente. Gli economisti prevedono che a marzo i prezzi negli Usa saliranno del 3,4%, in ripresa dal 3,2% di febbraio. In serata altri spunti sui tassi arriveranno dalla pubblicazione dei verbali della riunione della Fed dello scorso 20 marzo. Poco mossi i titoli di Stato, con i Treasury americani che si mantengono al 4,4%, sui livelli più alti dallo scorso novembre, dopo che le previsioni per un rapido taglio dei tassi sono state disattese. Fermo anche il petrolio, con il Wti che si attesta a 86,4 dollari al barile e il Brent a 90,4 dollari mentre dal Medio Oriente si intravedono spiragli per una tregua tra Hamas e Israele. Continua a infrangere record l’oro, che tratta a 2.346 dollari l’oncia (+0,3%).
Il petrolio torna a salire, oro vicino al top storico di 2.370 dollari l’oncia
Sul fronte dei cambi l’euro/dollaro si attesta a 1,0857 (1,0855 della vigilia) e l’euro/yen a 164,9165. In rialzo il petrolio con il Wti maggio a 86,4 dollari al barile (+0,01%) e il Brent giugno a 90,41 dollari (+0,04%). In calo a 27,6 euro al megawattora (-0,85%) il prezzo del gas naturale, mentre l’oro è vicinissimo al massimo storico toccato alla vigilia (2.370 dollari) e si posiziona a 2.364 dollari l’oncia.
Fonte: Il Sole 24 Ore