Borse positive con l’inflazione che rallenta. A Milano Erg ancora in luce

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Prosegue la serie positiva le Borse Europee, forti della convinzione che la Fed metterà fine ai rialzi dei tassi (alcuni scommettono già a marzo) con l’inflazione che negli Usa ha rallentato più del previsto a ottobre. A favorire l’ottimismo sono arrivati anche i numeri della Gran Bretagna, con la corsa dei prezzi che si è raffreddata più delle attese. Positivo il tono anche in Asia, dopo i dati cinesi sulla produzione industriale e le vendite al dettaglio e la mossa della Banca centrale cinese che ha mantenuto invariati i tassi di riferimento, aggiungendo più liquidità al mercato.

Si muovono così in rialzo il FTSE MIB di Milano, che alla vigilia ha terminato ai massimi da fine luglio, l’IBEX 35 di Madrid, il DAX 30 di Francoforte e il CAC 40 di Parigi.

Oltre al quadro marco, con il dato sulle vendite al dettaglio in arrivo dagli Usa che offrirà indicazioni sull’andamento dei consumi, occhi puntati anche all’incontro tra il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e quello cinese Xi Jinping.

A Milano svetta ancora Erg. Bene le banche

Tra i titoli a Piazza Affari, ancora in vetta Erg all’indomani della diffusione della trimestrale, seguono Moncler e Stmicroelectronics. Ancora acquisti su Diasorin, dopo la notizia dell’assoluzione dell’amministratore delegato Carlo Rosa. Recuperano le banche, deboli nei primi minuti di scambi, con Intesa Sanpaolo e Banca Mps in testa. In coda Unipol mentre prosegue la serie negativa di Cnh Industrial, pesante dalla diffusione dei conti una settimana fa. Fuori dal listino principale, balza Fincantieri dopo i conti.

Euro ripiega ma resta sopra quota 1,08 dollari

Sul valutario, l’euro resta forte dopo il rally della vigilia, con il dollaro che risente delle vendite sui beni rifugio. Gli operatori si stanno ora preparando per quello che potrebbe essere un cambiamento fondamentale nel panorama degli investimenti: gli swap della Fed indicano che le p robabilità di un altro rialzo sono scese quasi a zero, con il mercato che prevede un taglio dei tassi di 50 punti base entro luglio. I funzionari della Fed hanno accolto con favore gli ultimi dati che mostrano un’inflazione in calo, pur aggiungendo che c’è ancora molta strada da fare prima di raggiungere l’obiettivo del 2% della banca centrale.

Fonte: Il Sole 24 Ore