Borse, Tokyo positiva. Attesa per Wall Street e i sussidi Usa. Cina: Pil 2023 rivisto al rialzo
Il traino in Giappone
Le borse asiatiche sono salite in un quadro di magro trading post-natalizio, mentre i prezzi del petrolio sono aumentati. A spingere l’indice Nikkei, oltre a Toyota, sono stati i forti guadagni nei rivenditori e nei titoli legati al turismo dopo che il Giappone ha accettato di allentare le condizioni del visto per i turisti cinesi.
Isetan Mitsukoshi Holdings, un importante gruppo di grandi magazzini, ha guadagnato il 7,7%. J. Front Retailing Co., proprietaria dei gruppi di grandi magazzini Matsuzakaya e Daimaru, è balzata dell’8,3%. Anche le case automobilistiche hanno registrato grandi guadagni.
Mercoledì Cina e Giappone hanno anche concordato di condurre colloqui su questioni di sicurezza controverse e altre fonti di attrito durante una visita del ministro degli Esteri giapponese Takeshi Iwaya a Pechino, dove ha incontrato il premier cinese Li Qiang e il ministro degli Esteri Wang Yi.
Il Kospi della Corea del Sud è sceso dello 0,4% a 2.429,67, mentre il Taiex di Taiwan ha guadagnato lo 0,1%. L’indice Shanghai Composite è salito dello 0,1%, a 3.398,08. Il SET della Thailandia è sceso dello 0,1%.
Wall Street riapre
Giovedì i mercati sono rimasti chiusi a Hong Kong, Australia, Nuova Zelanda e Indonesia. Riapre oggi invece Wall Street, dopo la chiusura natalizia, ed è previsto un aggiornamento sui sussidi di disoccupazione statunitensi. I guadagni delle azioni Big Tech hanno contribuito a un “rally di Babbo Natale” per Wall Street. L’S&P 500 ha guadagnato l’1,1%, mentre il Dow Jones Industrial Average è salito dello 0,9%. Il Nasdaq Composite è salito dell’1,3%. Sempre giovedì mattina, il petrolio greggio di riferimento statunitense è salito di 8 centesimi a 70,18 $ al barile. Il greggio Brent, lo standard internazionale, è salito di 4 centesimi a 73,21 $ al barile. Il dollaro è salito a 157,41 yen giapponesi da 157,19 yen. L’euro è sceso a $ 1,0398 da $ 1,0410.
Fonte: Il Sole 24 Ore