
Borse Ue alla finestra in attesa del “verdetto” Usa sulla Casa Bianca
(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Borse europee alla finestra in attesa della lunga notte elettorale negli Stati Uniti, con gli americani chiamati a scegliere il prossimo presidente tra la vicepresidente democratica Kamala Harris e l’ex presidente repubblicano Donald Trump. I sondaggi mostrano una situazione totalmente in bilico, in cui è difficile fare pronostici certi, quindi anche i mercati preferiscono la cautela, con gli indici che si muovono attorno alla parità. Intanto i listini asiatici sono in rialzo, con la Cina che spera in nuovi stimoli economici da parte del governo e Tokyo sostenuta dai titoli dei settori elettronico e finanziario.
Gli occhi degli operatori restano puntati sugli utili societaria e anche sull’imminente decisione (giovedì) della Federal Reserve, che secondo le attese procederà con una sforbiciata di 25 punti base al costo del denaro per poi prendersi una pausa a dicembre. Sul fronte macro, accelera a ottobre il settore dei servizi in Cina, con l’indice a 52 punti rispetto ai 50,3 di settembre, segnando la crescita più elevata degli ultimi tre mesi.
Euro poco mosso, petrolio sulla parità
Sul valutario, l’euro è poco mosso a 1,088 dollari (in linea con la chiusura di ieri). La moneta unica vale anche 165,78 yen, mentre il cross dollaro/yen si attesta a a 152,27.
Anche il petrolio è poco mosso, con il Brent che resiste sui 75 dollari al barile e il Wti sopra i 71 dollari, dopo i rialzi della vigilia sostenuti dal rinvio dell’Opec+ all’aumento della produzione. Il gas viaggia a 40,44 euro al megawattora (+0,36%).
Borse asiatiche in rialzo, Tokyo +1,1% prima del voto Usa
Gli indici azionari cinesi sono in rialzo di oltre l’1% e guidano i listini asiatici. Gli investitori sperano anche che il governo cinese possa annunciare stimoli per la seconda economia mondiale.
La Borsa di Tokyo conclude la prima seduta della settimana in rialzo, dopo il giorno di festività di lunedì, trainata dalla tecnologia – che tenta un recupero a seguito dei recenti ribassi – con gli investitori che guardano all’esito delle elezioni americane e alle nuove indicazioni dalla riunione della Fed Usa. Il Nikkei segna un progresso dell’1,11%, a quota 38,474.90, e un aumento di 421 punti. Sul fronte dei cambi lo yen perde nuovamente terreno sul dollaro, a 152,30 e sull’euro a 165,60.
Cina: Pmi manifatturiero sale a 50,3, per servizi balzo a 52 punti
Segnali positivi – che si riflettono in una crescita degli indici di Borsa – per manifatturiero e servizi in Cina con il Pmi manifatturiero Caixin che a novembre sale da 49,3 a 50,3 punti. E registra un balzo l’indice PMI dei servizi che passa da 50,3 a 52,0 punti, con la crescita più forte in quasi due anni. In controtendenza il PMI ufficiale delle costruzioni sceso da 50,7 a 50,4, il dato più basso mai registrato, fatta eccezione per l’impatto iniziale della pandemia. Commentando i dati Julian Evans-Pritchard, analista di Capital Economics osserva come probabilmente “gli indici PMI hanno sopravvalutato la debolezza dell’economia cinese durante l’anno passato. Ora i sondaggi indicano un miglioramento a ottobre, con un’accelerazione dell’attività manifatturiera e dei servizi che compensa ampiamente un ulteriore rallentamento nell’edilizia”.
Fonte: Il Sole 24 Ore