Borse Ue ancora in rosso tra post elezioni e banche centrali. Spread sopra 155 punti
(Il Sole 24 Ore Radiocor) – L’incertezza dovuta alle elezioni europee e i dubbi sulla politica monetaria delle banche centrali continuano a penalizzare le Borse europee che viaggiano in rosso a metà seduta. Le performance più negative sono nuovamente quelle registrate dal FTSE MIB milanese e dal CAC 40 di Parigi, anche se passano in rosso anche gli altri indici continentali, che complessivamente si avviano a chiudere la peggiore settimana da ottobre.
La possibilità che in Francia il Rassemblement National vada al governo dopo le elezioni anticipate in calendario a fine mese, mettendo a rischio la tenuta del bilancio pubblico e dell’euro, continua a mettere inoltre sotto pressione i titoli di Stato transalpini, con lo spread tra Oat e Bund salito sopra quota 70 punti base. Il mercato continua poi a guardare alla Fed dopo il nuovo dato incoraggiante sul fronte dell’inflazione (prezzi alla produzione sotto le attese), che potrebbe convincere la banca centrale Usa ad adottare posizioni più accomodanti. Al momento la Federal Reserve prevede un solo taglio dei tassi di interesse di 25 punti base da qui a fine anno. Sul mercato valutario, intanto, è debole lo yen dopo che la Bank of Japan ha lasciato invariati i tassi e rinviato a luglio ogni decisione su una riduzione del programma di acquisto di titoli di Stato. Scelta che ha sostenuto la Borsa di Tokyo, in controtendenza rispetto alla maggioranza delle Borse asiatiche, penalizzata dalla guerra dei dazi tra Usa e Cina.
A Milano giù le banche, Amplifon in controtendenza
Tra i principali titoli di Piazza Affari sono deboli le banche, con Banca Mps, Unicredit, Banca Pop Er e Banco Bpm tra le peggiori del listino. Vendite anche su Leonardo – Finmeccanica e Stellantis , il giorno dopo l’Investor Day che ha visto la conferma dei target 2024. In controtendenza Amplifon, spinta dalle prospettive di crescita del settore a medio termine e Saipem .
Spread sfiora i 160 punti
Sull’obbligazionario, è in rialzo lo spread tra BTp e Bund. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale italiano di riferimento e il pari scadenza tedesco si è allargato a 159 punti dai 145 del closing di ieri. Stabile, invece, il rendimento del BTp decennale benchmark al 3,94%, invariato rispetto al riferimento precedente.
L’euro resta debole, giù lo yen
Sul mercato valutario, si indebolisce ancora l’euro che scambia a 1,069 dollari da 1,0760 ieri in chiusura. Perde quota come detto lo yen, con il cambio euro/yen sui 168,6 (da 168,86), mentre il cross con il dollaro è attorno ai 157,6 (da 156,94). In leggero rialzo il petrolio, con i contratti future sul Brent in scadenza ad agosto che puntano agli 83 dollari al barile, e quelli sul Wti luglio in discesa sui 78. In calo il gas naturale scambiato ad Amsterdam sui 35 euro al megawattora.
Fonte: Il Sole 24 Ore