
Borse Ue caute, Milano in prima fila con risiko banche e Tim. Spread a minimi da 2021
(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Le borse europee iniziano la seduta all’insegna della cautela. In una giornata povera di dati macro, l’attenzione degli investitori si concentra sulla seconda parte della settimana quando verranno resi noti i dati sull’inflazione della Gran Bretagna (domani) e venerdì l’indice Pmi manifatturiero sia dell’Europa che dell’America. Fronte banche centrali, mentre oggi la banca centrale australiana ha tagliato i tassi di interesse con una limatura dello 0,25%, al 4,10%, l’attesa è per i verbali dell’ultima riunione Fed (mercoledì) dai quali potrebbero emergere particolari sulle future decisioni.
Per quanto riguarda l’Asia positivi i listini con il Nikkey che chiude a +0,2%, grazie ai titoli della difesa e dell’high tech. Al contrario le Borse cinesi chiudono la seduta in territorio negativo, con una brusca correzione a ridosso dei minimi intraday: l’indice Composite di Shanghai cede lo 0,93%, a 3.324,49 punti, mentre quello di Shenzhen segna un tonfo del 2,02%, a quota 2.007,34. Oggi riaprirà Wall Street dopo la chiusura ieri per la festività del Presidents Day. Sullo sfondo resta la questione Ucraina: dopo il vertice europeo di ieri in cui gli otto leader presenti hanno trovato un accordo sull’aumento delle spese militari, oggi ci sarà il primo incontro tra Usa e Russia in Arabia Saudita. Al tavolo saranno presenti, tra gli altri, il Segretario di Stato degli Stati Uniti d’America, Marco Rubio, e Sergej Lavrov, ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa.
Venendo a Piazza Affari, le banche saranno ancora sorvegliate speciali con il risiko in corso e il botta e risposta che va avanti da ieri tra Unicredit e Banco Bpm sull’Ops lanciata da quest’ultima su Anima. Sul valutario, il cambio euro/dollaro si attesta a 1,0464(in chiusura ieri a 1,048), l’euro/yen a 158,8 (158,7) e il dollaro/yen a 151,80 (151,40). In leggera risalita il petrolio con il Wti di marzo a 71,52 dollari al barile (+0,25%) e il Brent a 75,45 dollari (+0,31%). Ancora in calo il gas che ad Amsterdam scende sotto la soglia dei 48 euro al megawattora a 47,80 euro (-0,68%).
La Borsa di Tokyo termina la seduta in leggero rialzo, trainata dal settore bancario, sulle prospettive di un aumento dei tassi di interesse, e i segnali che arrivano dalla Cina, dopo le parole del Presidente Xi Jinping sul sostegno al settore privato. L’indice Nikkei segna un progresso dello 0,25% a quota 39.270,40, aggiungendo 96 punti. Sul fronte valutario lo yen è stabile sul dollaro a 151,90, e sull’euro a 158,90.
Le Borse cinesi chiudono la seduta in territorio negativo, con una brusca correzione a ridosso dei minimi intraday: l’indice Composite di Shanghai cede lo 0,93%, a 3.324,49 punti, mentre quello di Shenzhen segna un tonfo del 2,02%, a quota 2.007,34.
Fonte: Il Sole 24 Ore