Borse Ue deboli con taglio tassi Fed più lontano. A Milano bene Amplifon
(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Avvio di settimana debole per le Borse europee, che continuano a scontare la prospettiva di una Federal Reserve meno propensa a tagliare ulteriormente i tassi di interesse dopo che venerdì i dati sul mercato del lavoro americano hanno confermato la tenuta dell’economia. Scenario che penalizza anche i listini asiatici: l’indice Msci della regione perde terreno per la quarta seduta consecutiva, portando a -3% la performance da inizio anno.
Con Tokyo chiusa per festività, sono in rosso anche i listini cinesi, nonostante i dati sull’export abbiano segnalato numeri record per lo scorso anno: gli operatori temono tuttavia che possa trattarsi di una sorta di canto del cigno prima dell’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca e della possibile entrata in vigore di nuovi dazi. Così scendono il FTSE MIB di Milano, il CAC 40 di Parigi, il DAX 40 di Francoforte, l’IBEX 35 di Madrid, l’AEX di Amsterdam e il FT-SE 100 di Londra.
A Milano bene Tim ed Eni, in coda St
Tra i principali titoli milanesi, Eni approfitta del rincaro del greggio dopo l’annuncio delle nuove sanzioni Usa nei confronti della Russia. Tra le migliori anche Telecom Italia e Banca Pop Er . In rialzo anche Amplifon dopo che gli analisti di Intermonte hanno alzato la raccomandazione sul titolo a “outperform”. In coda invece Stmicroelectronics : gli analisti di Banca Akros si aspettano una ripresa soltanto nel secondo semestre dell’anno.
Mercati obbligazionari cercano di stabilizzarsi
I mercati obbligazionari faticano a stabilizzarsi con il rally del petrolio, i dati positivi sui salari statunitensi e l’ondata di offerta governativa, scrive Hauke Siemssen di Commerzbank Research in una nota. “Un cambio di dinamica sembra improbabile questa settimana”, afferma lo stratega dei tassi. Nell’Eurozona, sebbene il volume delle emissioni di titoli di Stato dovrebbe diminuire rispetto ai 62 miliardi di euro della scorsa settimana, Commerzbank Research si aspetta ancora un’emissione relativamente elevata sia attraverso le aste che le sindacazioni. Lunedì l’Italia condurrà un’asta obbligazionaria, seguita da Paesi Bassi e Germania martedì, di nuovo dalla Germania mercoledì e dalla Spagna giovedì.
Dollaro ai massimi in due anni
Sul mercato valutario, il dollaro è sui massimi da due anni contro le altre principali valute. L’euro incrocia il biglietto verde a 1,0208 da 1,0230 venerdì in chiusura. La moneta unica vale anche 160,73 yen (da 161,49), mentre il rapporto dollaro/yen è a 157,44 (da 157,60). Continua a perdere terreno la sterlina, che sconta i timori sull’economia britannica: la divisa inglese vale 1,2129 dollari, sui minimi da novembre 2023, ed è indicata a 0,8419 per un euro (da 0,8372 venerdì in chiusura).
Fonte: Il Sole 24 Ore