Borse Ue deboli, sale attesa per inflazione. Fmi rialza previsioni su Pil Cina

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – In avvio di seduta, le Borse europee sono deboli, risentendo della chiusura contrastata registrata la vigilia da Wall Street e dell’andamento in calo delle piazze asiatiche, con Tokyo che ha perso lo 0,8%. Gli investitori sono cauti nell’attesa dei dati sull’inflazione sia europea, sia americana in calendario venerdì e determinanti per le politiche monetarie. Gli economisti, comunque, sono quasi certi che la Bce la prossima settimana procederà a un taglio dei tassi di interesse, mentre la Fed prenderà tempo.

Seduta difficile per le principali borse di Asia e Pacifico per il ritorno di fiamma di timori sui tassi Usa. Una circostanza che ha spinto al rialzo i rendimenti dei titoli di stato di oltre 5 punti in Giappone e 14 punti in Australia, con riflessi anche su quelli tedeschi, in crescita di 4 punti al 2,63%. Hanno chiuso in rosso Tokyo (-0,77%), Taiwan (-0,9%), Seul (-1,57%) e Sidney (-1,3%), ancora aperte Hong Kong (-2,05%), Shanghai (-0,23%), Mumbai (-0,79%) e Singapore (-0,06%).

Negativi i future su Wall Street in attesa dell’indice Gfk in Germania, della fiducia dei consumatori in Francia, delle vendite al dettaglio in Spagna e della fiducia delle imprese e dei consumatori in Italia.

Nel pomeriggio viene diffusa in seconda lettura l’inflazione in Germania, preceduta dalle richieste di mutui negli Usa. Seguono gli indici Fed di Richmond e di Dallas e le scorte settimanali di greggio. Il tutto alla vigilia del Pil Usa. Si rafforza il dollaro a 0,92 euro, ma appare stabile a 0,78 sterline e 157,12 yen. cresce di 4,7 punti il rendimento annuo italiano al 3,94% e di 3,9 punti quello tedesco al 2,62% con un differenziale tra i due in rialzo a 131 punti. In progresso il prezzo del greggio (Wti +0,38% a 80,13 dollari al barile), del gas (+0,57% a 33,72 euro al MWh) e dell’oro (+0,32% a 2.353,44 dollari l’oncia). In difficoltà a Tokyo i grandi esportatori Kyocera (-2,21%), Tdk e Fujifilm (-1,4% entrambe), insieme a Nikon (-2,32%), Bridgestone (-2,17%) e Toyota (-1,68%). Sotto pressione Alibaba (-3,9%9 sulla piazza di Hong Kong e Bank of China (-0,89%) a Shanghai.

Fmi rialza dello 0,4% al 5% il Pil 2024 della Cina

Le valutazioni degli operatori asiatici non sembrano tener conto delle previsioni del Fmi secondo cui l’economia cinese crescerà del 5% nel 2024 e del 4,5% nel 2025. In una nota Gita Gopinath, prima vicedirettrice generale del Fondo monetario internazionale (Fmi), al termine della revisione annuale dell’Articolo IV dell’economia cinese, evidenzia per entrambe le proiezioni una crescita superiore a 0,4 punti percentuali rispetto alle previsioni del Fmi di aprile, “guidate dai forti dati sul Pil del primo trimestre e dalle recenti misure politiche”, si legge nella nota. Un team del Fmi ha visitato la Cina dal 16 al 28 maggio per la consultazione dell’Articolo IV del 2024.

Fonte: Il Sole 24 Ore