Borse Ue in calo con occhi su dati macro e banche centrali. Tim corre ancora

Borse Ue in calo con occhi su dati macro e banche centrali. Tim corre ancora

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Seduta in calo per le Borse europee, in una settimana in cui sono protagoniste le banche centrali, a partire dal verdetto della Fed sui tassi d’interesse, atteso il 18 dicembre. Il mercato sembra non avere dubbi sul fatto che l’istituto centrale americano taglierà il costo del denaro per la terza volta consecutiva, la seconda di 25 punti base, dopo un primo taglio da mezzo punto percentuale. Giovedì, sarà poi il turno delle banche centrali di Regno Unito e Giappone. Così il FTSE MIB di Milano è in discesa, mentre continua la corsa di Tim, facendo peggio del CAC 40 di Parigi e del DAX 40 di Francoforte. Scendono anche l’IBEX 35 di Madrid, l’AEX di Amsterdam e il FT-SE 100 di Londra. Si muovono in rosso i mercati asiatici, con quelli cinesi che continuano a essere influenzati dalle preoccupazioni sulla ripresa.

Sul fronte macro sono attesi in giornata una serie di indicatori tra cui l’indicatore tedesco Zew del sentimento economico e l’indice Ifo del clima economico. Intanto, il tasso di disoccupazione in Gran Bretagna nei 3 mesi a settembre sale al 4,3%. Le richieste di sussidi per la disoccupazione a ottobre si portano al 4,6% della forza lavoro, mentre le retribuzioni medie (bonus esclusi) a 3 mesi a settembre segnano +5,2%. Oltreoceano si guarda invece alle vendite al dettaglio e alla produzione industriale del mese di novembre.

Occhi su Stellantis, sale ancora Tim

A Piazza Affari Eni ha aperto in calo di circa 6 punti, poi, dopo una sospensione degli scambi per alcuni minuti, è tornato in contrattazione con un ribasso decisamente più contenuto. Gli occhi sono puntati su Stellantis , nel giorno del tavolo con Governo e sindacati al ministero delle Imprese e del Made in Italy. Focus anche su Telecom Italia dopo lo strappo della vigilia sulle indiscrezioni su un interesse del fondo Cvc per la quota di Vivendi, che ne farebbe il primo azionista privato (e aprirebbe le porte a una sua potenziale acquisizione). Infine rimane alta l’attenzione anche sul risiko bancario, con Banco Bpm che vedrà riunirsi il Cda. Il meeting era già in agenda ma probabilmente affronterà il tema Ops. In un listino quasi interamente in rosso, in coda Ferrari . Vendite anche su Moncler, come sui titoli oil.

Spread in lieve aumento a 116 punti

Andamento in leggero aumento per lo spread tra BTp e Bund. Il differenziale di rendimento tra il decennale italiano benchmark (Isin IT0005560948) e il titolo tedesco di pari durata è indicato a 116 punti base dai 115 punti base del closing precedente. Sale il rendimento BTp decennale benchmark che è al 3,42% dal 3,39% del riferimento della vigilia.

Euro stabile e yen in calo, petrolio poco mosso

Sul valutario, l’euro è stabile a 1,05 dollari (da 1,049 alla vigilia in chiusura) e a 161,91 yen (da 161,71). La moneta nipponica perde circa il 2,8% contro il biglietto verde da inizio mese, la peggiore performance tra le principali valute del mondo, e un ulteriore indebolimento potrebbe aumentare la pressione sulla Banca del Giappone alla vigilia dell’importante decisione sui tassi.
In lieve rialzo il prezzo del petrolio con il Brent per febbraio a 74,08 dollari al barile (+0,23%) e il Wti per gennaio a 70,89 dollari (+0,2%). Sale leggermente anche il prezzo del gas naturale scambiato ad Amsterdam a 40,4 euro al mwh (+0,3%).

Fonte: Il Sole 24 Ore