Bottino record da 12 milioni per l’assalto al caveau Mondialpol di Sassari a fine giugno

L’obiettivo è “alzare” il livello investigativo, perché seguendo la pista dei soldi, 12 milioni di euro da riciclare, si potrà arrivare agli autori del blitz armato del 28 giugno a Sassari. Quando un commando di una ventina di persone, con fare quasi militare e armato di Kalashnikov ha assaltato e svaligiato il caveau della Mondialpol Vedetta 2 di Sassari. È quanto emerso dalla conferenza regionale delle autorità di pubblica Sicurezza convocata a Cagliari e a cui hanno partecipato i 4 prefetti sardi, i 4 questori e i comandanti regionali di carabinieri e guardia di finanza, allargato anche alla magistratura con la presenza del procuratore generale Luigi Patronaggio, del capo antimafia, il procuratore di Sassari Paolo Piras e il coordinatore della Direzione distrettuale Antimafia Rodolfo Sabelli e la Direzione investigativa antimafia.

Focus proprio sull’assalto armato alla sede dell’istituto di vigilanza Vedetta 2 Mondialpol di Sassari del 28 giugno scorso che ha portato a cinque i colpi in pochi anni.

Un assalto da 12 milioni

Il conteggio esatto delle banconote portate via dal commando è stato ultimato, al termine di tutte le verifiche e tracciamenti effettuati dai responsabili dell’istituto di vigilanza e dagli investigatori. Si tratta di una cifra record per gli assalti a caveau o furgoni portavolari in Sardegna. Le indagini, coordinate dalla Dda di Cagliari in collaborazione con la Procura di Sassari e la Procura generale di Cagliari, sono condotte dalla Squadra mobile di Sassari in tutta la regione.

Bande con strumenti micidiali

«Noi riteniamo che ci sia una o più bande armate che sono tra loro collegate – ha sottolineato il procuratore generale di Cagliari Luigi Patronaggio al termine del vertice regionale di pubblica sicurezza -, il fenomeno è molto grave, che vede bande che agiscono con strumenti micidiali, usano armi militari e riteniamo che dobbiamo alzare il livello delle investigazioni, per cui dobbiamo mettere in campo le migliori forze investigative».

La sinergia tra le forze dell’ordine

Per questo motivo viene portata avanti un’azione sinergica parte di tutte le forze dell’ordine: carabinieri, polizia di Stato e anche della Guardia di finanza: «È chiaro che 12 milioni di euro devono essere riciclati e – ha aggiunto il procuratore – come diceva Giovanni Falcone, ’segui soldi e trovi gli autori del reato’. Per quanto ci riguarda sinergia, coordinamento, è la parola d’ordine per sconfiggere questo gravissimo fenomeno».

Fonte: Il Sole 24 Ore