Brasile, la Corte suprema ordina il blocco del social network X

Il ministro Alexandre de Moraes, della Corte Suprema Federale, ha ordinato il blocco del social network X dopo che la piattaforma non ha nominato un rappresentante legale in Brasile. La decisione arriva dopo che la Corte aveva utilizzato il proprio profilo per pubblicare un documento firmato dal ministro de Moraes in cui chiedeva a Elon Musk, di presentare entro 24 ore il nome del nuovo rappresentante legale di X in Brasile, pena la messa offline del social network nel Paese. Ora l’Agenzia nazionale per le telecomunicazioni (Anatel) deve trasmettere la decisione della Corte Suprema agli operatori entro 24 ore.

Elon Musk «deve accettare le regole del Brasile e rispettare la decisione della Corte Suprema. Chi investe in questo Paese ne deve rispettare le regole. Se vale per me, vale anche per lui». Così il presidente del Brasile, Luiz Inacio da Lula da Silva, in un’intervista radiofonica, sul magnate che non ha rispettato l’ultimatum della Corte suprema di nominare un legale rappresentante di X in Brasile, pena il blocco del social network. «Non è perché il ragazzo ha un sacco di soldi che può essere irrispettoso», ha aggiunto Lula. «È un cittadino americano, non un cittadino del mondo. Non può andare in giro a offendere presidenti, deputati, il Senato, la Camera dei Rappresentanti e la Corte Suprema. Chi crede di essere?», ha detto il capo di Stato brasiliano, insistendo che il miliardario deve rispettare la decisione della giustizia. «Se vuole, bene, se non vuole, pazienza», ha concluso.

In un comunicato pubblicato sulla rete sociale di Elon Musk, pochi minuti dopo la scadenza dell’ultimatum dato dalla Corte Suprema brasiliana, X ripercorre la vicenda che ha portato a questa escalation. «Ciò è accaduto semplicemente perché non abbiamo rispettato gli ordini illegali di de Moraes di censurare i suoi avversari politici. Tra questi oppositori ci sono un senatore regolarmente eletto e una ragazza di 16 anni». Secondo X de Moraes, che ha minacciato di arrestare il suo rappresentante legale in Brasile ha respinto «le nostre obiezioni alle sue azioni manifestamente illegali e i suoi colleghi della Corte Suprema o non possono o non vogliono affrontarlo».

Fonte: Il Sole 24 Ore