Brembo contrasta il carovita con una una tantum di mille euro alle sue persone
Nel sistema di premialità dell’industria metalmeccanica, spunta il caso di una misura una tantum il cui obiettivo è contrastare il carovita generato dalle attuali dinamiche macroeconomiche. La misura parte da Bergamo, dove Brembo ha deciso di riconoscere nella busta paga di maggio un contributo straordinario di mille euro lordi a ciascun collaboratore in Italia. Il valore complessivo stanziato dall’azienda è di circa 6 milioni di euro.
Un segnale concreto
La misura annunciata ieri è rivolta ai lavoratori italiani e cade in una fase in cui, come dice il presidente esecutivo Matteo Tiraboschi, «nel nostro paese il forte aumento del costo della vita sta incidendo in modo importante sul bilancio delle persone e delle famiglie». Per questo, continua il manager, «abbiamo voluto dare un segnale concreto a tutti i nostri collaboratori. Brembo ha sempre riposto particolare attenzione alle persone e anche in questa occasione vuole dimostrare loro la sua vicinanza», sottolinea Tiraboschi.
Una scelta apripista
Forte apprezzamento del sindacato. Il segretario generale della Fim Cisl, Roberto Benaglia, parla di «fatto concreto e positivo che lancia un segnale importante». Secondo quanto dice il sindacalista la società bergamasca fa da apripista su una misura che è allo studio anche in altri gruppi: «Abbiamo già notizie di altre aziende che si stanno muovendo nella stessa direzione di Brembo. È molto importante in questo momento complicato per il Paese e l’economia che oltre al dialogo con il Governo le parti sociali, direttamente, riescano a trovare soluzioni adeguate per sostenere la difesa dei salari in un settore importante come quello metalmeccanico». Si tratta «di un contributo positivo a una nuova politica dei redditi – aggiunge Benaglia – che deve vedere certamente da una parte il Governo impegnato in questa direzione con misure straordinarie di sostegno ma chiama, soprattutto, la contrattazione tra le parti ad attuare soluzioni concrete e immediate dove possibile».
La multinazionale dei sistemi frenanti
La società bergamasca, che è nata negli anni sessanta ed è specializzata nella produzione di sistemi frenanti, ha chiuso il 2021 con un giro d’affari di 2,777 miliardi di euro. Oggi ha oltre 12mila collaboratori nel mondo (il 10% sono ingegneri) di cui 4mila sono in Italia, suddivisi tra i siti di Stezzano, dove sorge anche l’headquarter, al Kilometro rosso, Curno e Mapello. A questi si aggiungono Brembo Sgl Carbon Ceramic Brakes e La.Cam.
Il welfare che nasce negli anni ’70
Guardando al trattamento economico complessivo dei lavoratori di Brembo, questa misura si aggiunge a un welfare già molto articolato. La sua storia nasce addirittura negli anni ’70 e si è evoluta di anno in anno, fino ad arrivare alla piattaforma aziendale digitale dove i dipendenti possono scegliere e decidere, in autonomia, se e come utilizzare anche il premio di risultato per acquistare beni e servizi.
Fonte: Il Sole 24 Ore