Brunello, un team internazionale di Maestri del vino giudicherà le annate

Un team di Master of Wine valuterà le nuove annate di Brunello di Montalcino pronte ad andare in commercio. E’ la principale novità annunciata dal Consorzio del Brunello per l’edizione 2024 di Benvenuto Brunello (dal 14 al 18 novembre a Montalcino), la manifestazione annuale con al quale vengono presentate le nuove annate che dopo il periodo di affinamento vanno in commercio da gennaio e che quest’anno saranno la 2020 e la riserva 2019.

Ma il progetto è più articolato. Per la prima volta quindi un consorzio un Consorzio lancia una iniziativa in più fasi (metereologica, analitica, sensoriale) che culmina con un panel internazionale di 8 Master of Wine (MW). L’obiettivo è quello di evidenziare la personalità stilistica e distintiva del vino principe della Toscana.

Dopo la riapertura del format ai produttori in presenza, è questa l’ulteriore grande novità del Consorzio del vino Brunello di Montalcino per la 33ma edizione della manifestazione.

Il gruppo di lavoro del nuovo progetto, guidato dal cda dell’ente consortile e formato da esperti climatologi, specialisti di analisi territoriali e degustatori internazionali, ha realizzato un metodo innovativo di valutazione che tiene conto dei fattori di grande eterogeneità ed identità che caratterizzano la denominazione. Il sistema ideato unisce i dati oggettivi legati agli andamenti climatici delle diverse annate, le conseguenze che le stagioni hanno sul comportamento della varietà Sangiovese (il Brunello e il Rosso di Montalcino sono prodotti con un uvaggio 100% Sangiovese) e le sensazioni soggettive di un campione rappresentativo di degustatori per percepire e valorizzare le peculiarità delle diverse annate.

“Dopo aver abbandonato nel 2021 il giudizio espresso dal numero di stelle per l’anticipazione a novembre di Benvenuto Brunello, era necessario definire un nuovo paradigma di analisi dell’annata – spiega il presidente del Consorzio, Fabrizio Bindocci – non più meramente quantitativo ma basato su dati oggettivi, autorevoli e non autoreferenziali. Per la prima volta, un Consorzio di tutela affida la lettura del proprio vino di punta anche a un team esterno di esperti, che potranno cambiare a ogni edizione. Una innovazione che consentirà ai produttori di Montalcino di presentarsi sul mercato sulla base di un modello di valutazione solido e contemporaneo, che tenga conto del cambiamento climatico, dello stile attuale e dei trend di consumo del Brunello”.

Fonte: Il Sole 24 Ore