Bucci, il manager-scout che ha espugnato la rossa Genova e l’uomo del nuovo ponte Morandi

Marco Bucci, 64 anni, è il sindaco di Genova. Bucci era stato eletto nel 2017, confermato cinque anni più tardi nel 2022. Ex dirigente d’azienda, Bucci è laureato in Chimica e dagli anni ’80 ha lavorato come manager per 3M prima e per Kodac poi, vivendo a lungo all’estero in Svizzera e negli Stati Uniti. Dall’ottobre 2015 al giugno 2017 è stato amministratore delegato di Liguria Digitale. Poi la richiesta di candidarsi a sindaco e la prima vittoria nel 2017, primo sindaco di centrodestra nel Dopoguerra. Al primo turno raccoglie il 38,80% dei consensi, andando al ballottaggio con il candidato del centro-sinistra Gianni Crivello (33,39%). Al ballottaggio del 25 giugno è eletto primo cittadino del capoluogo ligure con il 55,24% dei consensi, succedendo a Marco Doria. Nel 2022 ottiene la conferma vincendo già al primo turno con il 55,49% delle preferenze (pari a 112.457 voti), con un distacco di oltre 17 punti percentuali dall’avversario del centro-sinistra Ariel Dello Strologo. Nel giugno scorso Bucci era stato ricoverato all’ospedale Galliera di Genova e sottoposto ad un intervento chirurgico dall’équipe di Chirurgia maxillo-facciale e plastica ricostruttiva, per una metastasi linfonodale da neoplasia cutanea. Lo scorso 3 settembre aveva annunciato via social di avere completato il percorso di radioterapia.

I veleni sulla malattia

È stata una campagna elettorale aggressiva, fatta di insulti più o meno velati. Con anche come protagonista in un passaggio il candidato a governatore di Uniti per la Costituzione Nicola Morra. L’ex parlamentare pentastellato ha tirato in ballo le condizioni di salute di Bucci paragonandole a quelle di Jole Santelli, stroncata da un tumore, durante il suo mandato da governatrice in Calabria, a soli 52 anni. Parole che hanno scatenato la furia del centrodestra e dello stesso candidato del centrosinistra Andrea Orlando. Inutile il post di Morra che ha voluto smentire il contenuto dell’intervista incriminata affermando di non aver detto «direttamente o indirettamente, che un malato oncologico o di altro tipo non debba o possa candidarsi».

“L’americano”

Manager con carriera internazionale e gioventù nello scoutismo, ecco i due assi nella manica di Marco Bucci. È Bucci “l’americano”, come accennato manager tra l’Italia, la Svizzera e gli Stati Uniti. La lunga carriera inizia con la laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutica all’Università di Genova, poi la specializzazione nelle Università di Minnesota e Michigan oltre che all’IMD di Losanna. Nel giro di pochi anni passa dalla presidenza di Carestream Health Inc. a Rochester (Usa), la vicepresidenza di SGS a Ginevra, l’incarico di Ceo in Eastman Kodak Company tra Genova e New York, giusto per citare i più importanti. Niente a che vedere con i folkloristici politici locali che la Lega ogni tanto è solita presentare. Nell’ottobre 2015 Bucci viene chiamato da Toti a guidare Liguria Digitale, società controllata quasi totalmente dalla Regione, per sviluppare l’infrastruttura tecnologica e i servizi digitali in tutto il territorio ligure.

Formazione scout

Si racconta che tra lui e il centrodestra genovese i primi rapporti siano stati facilitati dalla passione per la montagna condivisa con Edoardo Rixi, segretario ligure della Lega Nord e assessore regionale allo sviluppo economico. È stato il Carroccio nel 2015 a volere Bucci alla guida di Liguria Digitale. E con la stessa forza è stato Rixi a spianargli la strada verso la candidatura. Al cattolicesimo, ad una formazione scout che insieme alle meraviglie di Genova non manca mai di ricordare, Bucci unisce anche il tipico spirito di servizio made in Usa: «Ho avuto tanto dalla mia vita, ora voglio dare qualcosa: vorrei farlo per la mia città. Mi metto al servizio di Genova» ripeteva a ogni pie’ sospinto nella campagna elettorale per la prima elezione a sindaco di Genova.

Il nuovo ponte Morandi

Dal crollo di ponte Morandi sono passati sei anni, avvenuto la mattina del 14 agosto 2018 alle 11.36. Una data che Genova non potrà dimenticare mai: per quelle 43 vittime, per gli sfollati, per due quartieri distrutti ma anche perché ha portato a galla il problema delle manutenzioni delle infrastrutture. Ma anche una storia di rapida ed efficace ricostruzione. Il 28 agosto dello stesso anno l’architetto Renzo Piano consegna in Regione il plastico del nuovo viadotto, un “regalo” alla città. Il 28 settembre in Gazzetta ufficiale viene pubblicato il cosiddetto Decreto Genova che conferisce amplissimi poteri al commissario per la ricostruzione e stanzia fondi. Il 4 ottobre: il sindaco Marco Bucci viene nominato commissario alla ricostruzione del Viadotto sul Polcevera. Fino al 3 agosto 2020, quando nel pomeriggio il presidente della Repubblica Mattarella partecipa con il premier Conte e vari ministri all’inaugurazione del viadotto Genova-San Giorgio che aprirà al traffico il giorno dopo.

Fonte: Il Sole 24 Ore