Bufo (ad Iren): «Al 2030 investimenti su Genova per 1,5 miliardi»
«Il nostro piano industriale al 2030, per Genova e provincia, prevede 1,5 miliardi di investimenti con il grosso che va nella parte idrica». Lo ha affermato l’ad di Iren, Gianluca Bufo, nel corso dell’inaugurazione del nuovo depuratore area centrale (Dac) di Genova. «Trecento milioni – ha aggiunto – verranno poi dedicati all’efficienza energetica degli edifici della pubblica amministrazione; e ci sono altri 300 milioni da destinare alle reti gas. È un impegno importante sulla città». Per l’impianto appena inaugurato, peraltro, l’azienda ha investito 61,5 milioni.
Parlando delle reti idriche, il manager ha sottolineato che Genova ha «una serie di sistemi d’acquedotti molto vecchi, su cui stiamo lavorando da tempo; e questo ci ha permesso, lo scorso anno, di raggiungere una quantità di perdite del 23%, rispetto a una media storica della città che era al 30% e a una nazionale superiore al 40%. La rete è ancora vecchia e c’è da lavorare ma siamo impegnati su questo».
Passo avanti per la gestione delle acque genovesi
Il nuovo Dac segna un passo in avanti nel sistema di gestione delle acque cittadine: avrà una capacità di trattamento delle reflue per una popolazione di 250mila abitanti equivalenti, cui corrisponde una portata di circa 500mila metri cubi al giorno, con un incremento della capacità pari a quasi il più 40%, rispetto al precedente impianto della Valpolcevera. Oltre che per l’alto livello di tecnologia, il Dac si distingue per l’esiguo impatto ambientale. È dotato, infatti, di sistemi che consentono di occupare una superficie notevolmente ridotta rispetto ai depuratori tradizionali.
«Con più di 110mila chilometri di rete fognaria e 34 grandi impianti di depurazione – ha detto Bufo -Iren ha già avviato importanti investimenti per il potenziamento delle infrastrutture idriche, con l’obiettivo di ridurre le perdite e implementare la capacità di riutilizzo, garantendo, al contempo, alte efficienze depurative».
Con Egea «il matrimonio procede spedito»
In merito all’operazione in corso con Egea, Bufo ha sottolineato che «il matrimonio procede spedito. A gennaio abbiamo esercitato l’opzione per salire nella maggioranza del capitale e consolidare. Stiamo lavorando attivamente perché quei circa mille colleghi siano, già nel 2025, integrati al modo di funzionare di Iren».
Fonte: Il Sole 24 Ore