Building Heritage, il “Nido dello scrittore” in vendita per 7 milioni
Nascosto tra le sponde orientali del lago di Como, un tempo era il rifugio dei cavatori di pietra che lavoravano all’antica cava di sassi di Riva di Faggeto Lario. Oggi potrebbe essere la nuova dimora lacustre di qualche fortunato acquirente. Si tratta del “Nido dello scrittore”, dimora da sogno di fine ‘800 di proprietà di Giuseppe Guin, giornalista e romanziere, messa in vendita per 6,9 milioni di euro. Building Heritage – Forbes Global Properties, che proprio a Como ha aperto una nuova sede situata in una delle piazze più centrali della città, Piazza Volta.
«La nostra sede di Como rappresenta un asset che ci permette di gestire proprietà come quella di Faggeto Lario di grande impatto – ha detto Cinzia Romanelli, ceo di Building Heritage -. Non è stato un caso aver deciso di avviare un nostro ufficio in quei luoghi, un presidio fondamentale per poter garantire, ai nostri clienti, i tanti immobili ed edifici di inestimabile valore».
dopo averla ammirata in talk show, programmi tv e perfino nella nuova serie di Prime Video “Mr. & Mrs. Smith”, può essere acquistata dai pochi fortunati che desiderano una dimora riservata sulla sponda orientale del lago di Como.
Situata in una delle piazze più centrali di Como, Piazza Volta, la proprietà di fine ’800 si distingue per la sua inaccessibilità via terra, raggiungibile solo via barca con boa e attracco privati. La dimora – che ha ospitato programmi televisivi di successo come “Echappées Belles” di France 5 e importanti talk show olandesi, oltre alla nuova serie di Prime Video “Mr. & Mrs. Smith” – si configura come un rifugio esclusivo è perfetto per chi cerca tranquillità e isolamento, lontano dai percorsi turistici convenzionali.
Con una superficie di 120 metri quadri e tre camere da letto, circondata da un parco di 3000 metri quadri, questa villa è un’oasi di lusso e raffinatezza. Originariamente il rifugio dei cavatori di pietra che lavoravano nella vicina cava romana di Faggeto Lario, conserva ancora le tracce del loro lavoro secolare, testimoniando la storia della Regione.
Fonte: Il Sole 24 Ore