Buoni risultati nelle aste italiane primaverili
Nei primi tre mesi del nuovo anno si conferma la tenuta del mercato delle aste italiane, che continuano a registrare risultati superiori alle aspettative. Finarte il 17 marzo ha ottenuto il miglior risultato di sempre per un’asta di fotografia in Italia: 430.000 euro, con il 72% dei lotti venduti sui 240 offerti e il 91% sul totale delle riserve (il totale dell’anno scorso era stato di 400.000 euro). L’asta ha dato ottimi risultati sia per gli italiani come Ghirri e Giacomelli, per i fotografi di moda come Roversi e Scianna, e per gli internazionali come Francesca Woodman, Nan Godin e Henri Cartier-Bresson. Il top lot è stato l’ormai classica serie “Women of Allah” di Shirin Neshat, battuta a 32.499 euro rispetto ad una stima di 8.000 euro. Qualche giorno dopo la stessa casa d’aste ha disperso la collezione di Bruno Mantura, critico e storico dell’arte, funzionario della Galleria d’Arte Moderna di Roma dal 1970 al ’97, scomparso a Roma nel 2019. Sono andate all’asta le opere raccolte nella sua attività di collezionista, a cui si è dedicato rivalutando artisti italiani della fine dell’Ottocento e inizio del Novecento, come Giulio Aristide Sartorio, la cui opera “Sirene” è stata venduta a 6.989 euro, e Francesco Diofebi, top lot della vendita, la cui “Veduta interna della Basilica di San Francesco ad Assisi” è stata aggiudicata a 9.509 euro. Il totale aggiudicato è stato di oltre 120.000 euro, con circa il 70% di venduto per lotto e il 110% per valore.
La crescita dei libri antichi
Anche Il Ponte di Milano ha concluso brillantemente con i guanti bianchi l’asta di Libri e Manoscritti del 25 marzo: 100% dei lotti venduti, con una rivalutazione sui prezzi base pari al 535%. Dopo gli ottimi risultati segnati nel 2020, sia presso case d’aste internazionali come Il Ponte o Pandolfini, sia a livello internazionale con il record da 9,9 milioni di dollari per il «First Folio» di Shakespeare da Christie’s a New York, il settore si conferma in crescita, attirando l’attenzione di appassionati e cultori delle materie sia umanistiche che scientifiche, nonostante in Italia sia penalizzato dai vincoli di esportazione. Prossimi appuntamenti da Il Ponte sono quelli con l’Antico dal 20 al 23 aprile, che includeranno anche tre collezioni di provenienze rilevanti: quelle di Cesare e Gina Romiti, di Villa Orlando a Bellagio e di Philippe Daverio, quest’ultima caratterizzata dallo straordinario eclettismo che caratterizzava i suoi interessi.
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Le aste a Genova
Continuando la panoramica dei risultati di marzo, da Wannenes a Genova si è svolta, dal 16 al 19 marzo, un’asta di Arredi, Ceramiche, Sculture e Dipinti antichi e del XIX secolo, che ha fatturato oltre 2,9 milioni di euro, con un tasso di venduto del 74% e una rivalutazione del 295%. Top lot (e record per l’artista) “Amore e Fedeltà” di Odoardo Fantacchiotti, un gruppo scultoreo in marmo di Carrara del 1864 aggiudicato per 137.600 euro. In particolare, l’asta di dipinti antichi e moderni (18-19 marzo) ha fatto registrare, per i 557 lotti presentati, un tasso di venduto dell’85% e un turnover di 1.670.000 euro. Tra le opere presentate, spiccano i nomi di Canaletto, Peter Brueghel il Giovane e Scipione Pulzone; proprio a quest’ultimo è stato attribuito “Ritratto di dama”, copertina del catalogo, un olio su tela del XVI secolo venduto per 118.850 euro. L’altra casa d’aste genovese, Cambi, ha ottenuto ottimi risultati con l’asta “Design200”, evento che ha presentato esattamente 200 arredi firmati da designer italiani e internazionali; oltre all’alto tasso di venduto (90%), spicca anche la percentuale di venduto per valore del 215%. È emblematico il caso di “Coppia di Poltrone” di Claudio Vagnoni, che, partendo da una stima compresa tra i 2.000-3.000 euro, è stata venduta a 52.500 euro. Prossimi appuntamenti il 4 maggio a Genova e il 20-21 aprile a Milano con PopUp Design, che includerà i richiestissimi arredi progettato da Pierre Jeanneret per la città indiana di Chandigarh, e i Manifesti d’Epoca, con i nomi iconici del settore di Leopoldo Metlicovitz e Marcello Dudovich.
Vini e gioielli
Da Bolaffi, la prima asta il 16 marzo del 2021 di vini pregiati e distillati ha celebrato i vini di Borgogna e Piemonte, con un totale di 241.000 euro e percentuali di venduto per lotto del 93%. La sezione piemontese è stata dominata dal Barolo Monfortino Riserva Giacomo Conterno con una selezione di cinque bottiglie dal 1990 al 1997, aggiudicata per 4.500 euro. Tra i distillati, il top lot d’asta: un Black Bowmore 1964 in cassa originale in legno con base d’asta a 8.000 euro e aggiudicato a 10.000 euro.
Non è più una sorpresa la presenza di aste dedicate a gioielli, orologi e gemme tra gli eventi più rilevanti e performanti del mercato italiano. La fiorentina Curio, dedicata esclusivamente al gioiello, ha chiuso l’asta primaverile, tenutasi tra il 17 e il 25 marzo, con 120 lotti venduti (sui 193 presentati) e un fatturato di 175.000 euro, trascinata dal preziosissimo Anello Solitario in oro bianco e diamante taglio marquise, venduto a 23.750 euro. Ottimo riscontro anche per i pezzi pregiati di Maison Bibelot, che ha venduto (asta di Gioielli, Orologi, Gemme e Monete d’Oro, conclusa il 30 marzo), tra le altre cose, un Patek Philippe in acciaio del 2002 a 62.500 euro e un Collier scalare in oro rosa a bassa lega, argento e diamanti del XIX secolo per la cifra record di 75.000 euro.
Nuovi servizi
La casa d’aste napoletana Blindarte, con sede anche a Milano, continua ad espandere i suoi servizi. Dopo aver messo a disposizione lo spazio di Milano per eventi (con e senza opere d’arte), ora offre BLINDatHOME, un servizio di custodia di beni preziosi, che necessitano di particolari condizioni climatiche o assicurative, a partire dalla propria abitazione senza bisogno di spostarsi da casa, includendo l’imballaggio sul posto e il trasporto assicurato.
Fonte: Il Sole 24 Ore