Byd in Brasile, le accuse delle autorità: visti irregolari per 163 lavoratori

Byd in Brasile, le accuse delle autorità: visti irregolari per 163 lavoratori

Determinata a realizzare un progetto ambizioso di espansione, BYD, il produttore cinese ormai leader nella produzione di veicoli elettrici (nel 2024 ha toccato il record di 4,2 milioni di veicoli), si trova ora sotto i riflettori per un episodio che sta scuotendo il Brasile e mettendo in discussione le sue pratiche lavorative. Le autorità brasiliane, secondo un report esclusivo dell’agenzia Reuters, accusano l’azienda di aver introdotto centinaia di lavoratori cinesi con visti irregolari, alimentando un acceso dibattito sul modello cinese di investimenti all’estero.

A dicembre, un’ispezione del ministero del Lavoro nello stato di Bahia ha rivelato che 163 lavoratori, assunti dalla Jinjiang Group, contractor di BYD, lavoravano in condizioni definite «simili alla schiavitù». Tra le violazioni più gravi, le autorità hanno denunciato la ritenzione dei passaporti di 107 dipendenti, configurando una possibile tratta di esseri umani.

L’ispettore Liane Durão, che guida l’indagine, ha dichiarato che l’azienda sarà sanzionata per ogni lavoratore coinvolto, anche se l’importo totale delle multe non è stato ancora reso noto. BYD, da parte sua, ha affermato di aver interrotto i rapporti con Jinjiang, mentre quest’ultima nega le accuse.

Quale futuro per BYD in Brasile

Lo stabilimento di Bahia, progettato per produrre 150mila veicoli all’anno, rappresenta uno degli investimenti più importanti di BYD fuori dalla Cina, con un valore di 620 milioni di dollari. Nel 2024, il Brasile è diventato il mercato estero più grande per il colosso di Shenzhen.

Le indagini potrebbero causare, tuttavia, ritardi significativi nella costruzione della fabbrica e gettare un’ombra sulle relazioni bilaterali tra Cina e Brasile (Paesi che fanno parte del gruppo dei Brics). Il governo brasiliano, che mira a incrementare gli investimenti stranieri, si trova ora a dover affrontare critiche sul fatto che BYD abbia portato lavoratori cinesi invece di creare posti di lavoro per la manodopera locale, un tema caro al presidente Lula da Silva.

Fonte: Il Sole 24 Ore