Caccia a 500mila assunzioni in gennaio, traina il turismo
Il 2025 si apre con quasi mezzo milione di assunzioni previste dalle imprese. Sono infatti oltre 497mila i lavoratori ricercati a gennaio. Si sale a circa 1,4 milioni per il primo trimestre dell’anno. La domanda di lavoro è trainata dalle imprese turistiche che hanno in programma nel mese di gennaio 16mila assunzioni in più rispetto allo stesso mese del 2024 (circa 67mila nuovi ingressi), seguite dal commercio con un incremento di 2mila unità (con oltre 77mila nuovi ingressi). Le costruzioni con 52mila assunzioni programmate fanno registrare un incremento di 740 unità su gennaio 2024. Mentre risente della frenata dell’industria la domanda di profili che arriva dal settore manifatturiero che è in calo (109mila le assunzioni programmate nel mese), così come le assunzioni dei servizi alle imprese che si fermano a quota 136mila: in entrambi i casi la richiesta si attesta sotto i livelli di gennaio 2024 di 12mila unità. Resta invece stabile rispetto a un anno fa, il cosiddetto mismatch, tra la domanda e l’offerta di lavoro: la difficoltà di reperimento continua a riguardare un’assunzione su due (49,4%).
Meno assunzioni per l’industria
È questo il quadro che emerge dal bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e ministero del Lavoro, che evidenzia una riduzione delle assunzioni programmate sia nel mese di gennaio (-11mila) che nel trieste gennaio-marzo (-3mila), proprio a causa delle difficoltà incontrate dall’industria e da una parte del comparto dei servizi (servizi alle imprese e alla persona). Nel complesso l’industria ha in programma 161mila assunzioni (-11mila) e i servizi in tutto prevedono di assumere 336mila lavoratori, pressoché stabili su base annua.
Tra le tipologie contrattuali offerte dalle imprese, spiccano i contratti a tempo determinato che si confermano come la forma maggiormente proposta con circa 215mila assunzioni, pari al 43,2% del totale, seguiti dai contratti a tempo indeterminato (115mila, pari al 23,1%), dalla somministrazione (66mila pari al 13,3%), dall’apprendistato (22mila pari al 4,4%) e dai collaboratori (20 mila pari al 4%).
Microimprese trainano la domanda
A sostenere la domanda di personale sono le micro imprese fino a 9 dipendenti che hanno in programma per gennaio una crescita di 1,5mila assunzioni rispetto a gennaio 2024. Diminuiscono, invece, le assunzioni pianificate dalle medio-grandi imprese: il Bollettino Excelsior ne conta -8mila per quelle tra 50 a 249 dipendenti e -4mila per quelle con 250 dipendenti e oltre. A livello territoriale sono le imprese del Nord-Ovest e del Sud a programmare un maggior numero di assunzioni (rispettivamente 159mila e 123mila) seguite dalle regioni del Nord-Est (115mila) e del Centro (101mila).
Tornando al tema del mismatch tra domanda e offerta di lavoro, a gennaio interessa 246mila assunzioni delle 497mila programmate (49,4%). La percentuale per le industrie metallurgiche raggiunge il picco del 66,3%, nelle costruzioni si attesta al 62,7% e nel industrie tessili al 60,3%. Le ragioni secondo le aziende? Anzitutto la mancanza di candidati (32%), poi la preparazione inadeguata (14,4%). Nel Nord-Est si segnala la difficoltà di reperimento più elevata (oltre il 54%).
Fonte: Il Sole 24 Ore