Calcio, da Udine il via alla lotta alla CO2 e mozziconi di sigarette negli stadi

Calcio, da Udine il via alla lotta alla CO2 e mozziconi di sigarette negli stadi

Meno anidride carbonica nell’aria, drastica riduzione dei piccoli rifiuti attorno agli stadi, il tutto nel rispetto delle nuove regole Ue sulla sostenibilità ambientale, sociale e di governance (Esg) nel quale il calcio italiano vuole primeggiare in Europa. Tanti gli obiettivi dell’iniziativa «One Mission, One Planet» che punta a ridurre le emissioni di CO₂ e a contrastare il fenomeno del littering (piccoli rifiuti, come per esempio i mozziconi di sigarette) nelle aree circostanti gli stadi. La campagna «One Mission, One Planet» – realizzata dalla Fondazione Marevivo in collaborazione con Bat Italia e Udinese Calcio (che potrebbe vedersi assegnare lunedì 16 dicembre dalla Uefa la sede della prossima Supercoppa Europea del 13 agosto 2025, cioè la vincitrice della nuova super Champions contro la prima arrivata nell’Europa League, anch’essa nel nuovo formato) la partecipazione della start-up JustOnEarth e il patrocinio della Regione Friuli Venezia Giulia – si inserisce all’interno del quadro normativo europeo che detta regole stringenti per le squadre di calcio, cui la direttiva Ue 2464/2022 impone di affrontare la sostenibilità ambientale, sociale e di governance (Esg). In questa direzione, il calcio italiano è capofila di un nuovo approccio sostenibile voluto dalla Uefa, attraverso la Lega di Serie A, che ha aderito agli obiettivi di sostenibilità indicati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Il contesto generale

Tradizionalmente il calcio rappresenta un potente strumento di aggregazione sociale che spinge migliaia di persone ad affollare gli stadi in occasione delle partite. L’effetto indiretto di questo fenomeno è la generazione di un forte impatto sull’ambiente. Secondo recenti stime, il calcio europeo produce circa 750mila tonnellate di rifiuti, una quantità superiore a quella prodotta annualmente da uno stato come il Liechtenstein. Un dato che evidenzia l’urgenza di adottare misure concrete ed efficaci per mitigare le conseguenze ambientali di questo sport così popolare.

La campagna «One Mission, One Planet»

In questa direzione, Fondazione Marevivo – che in collaborazione con Bat Italia ha già promosso la campagna «Piccoli gesti, Grandi crimini» per limitare la dispersione di mozziconi e piccoli rifiuti e sensibilizzare i cittadini – ha dunque deciso di lanciare la campagna «One Mission, One Planet». Nel corso dell’attuale campionato e durante la stagione 2025-2026, in occasione delle partite casalinghe dell’Udinese, verrà realizzata una campagna di sensibilizzazione dei tifosi seguita dal monitoraggio della qualità dell’aria. Tra gli obiettivi anche quello di avviare un percorso per rendere il Bluenergy Stadium il primo stadio “smoke free” in Italia.

Il manifesto del tifoso

Obiettivo di «One Mission, One Planet» è unire innovazione tecnologica e informazione per accrescere il livello di consapevolezza dei tifosi e dell’opinione pubblica sull’impatto ambientale di un non adeguato smaltimento dei piccoli rifiuti in occasione degli eventi sportivi. La campagna prevede un’azione di sensibilizzazione al problema e di incentivazione all’utilizzo di mezzi di trasporto sostenibili per raggiungere lo stadio (per esempio car sharing e mezzi elettrici). Tra i media previsti: la cartellonistica e la proiezione di video durante i match. In programma anche la promozione dell’impegno ad adottare comportamenti virtuosi firmando sulla piattaforma digitale www.onemissiononeplanet.it il “Manifesto del Tifoso”.

In parallelo, grazie al contributo della start-up Just on Earth, verranno raccolti e analizzati i dati satellitari sulla produzione di littering e sulle emissioni di CO₂ attraverso varie rilevazioni nei giorni antecedenti e successivi alle partite giocate al Bluenergy Stadium. I risultati verranno poi condivisi sulla piattaforma digitale con un costante aggiornamento dei progressi.

Fonte: Il Sole 24 Ore