Caldo e siccità anticipano la vendemmia: oggi al via il taglio dei primi grappoli in Sicilia. Ecco le novità del 2024

Fino a non molto tempo fa i primi grappoli di uva per la vendemmia si tagliavano ad agosto, solitamente al Nord, e si cominciava dalle uve base spumante. Ma il cambiamento climatico ha già da qualche tempo modificato la tempistica e la geografica della vendemmia imponendo un anticipo dei tempi e uno spostamento al sud dei primi tagli dei grappoli. E così, come annunciato dalla Coldiretti, le operazioni di raccolta della vendemmia 2024 prenderanno il via oggi, 25 luglio, in Sicilia. L’appuntamento è alle 9 nell’azienda agricola Di Giovanna in contrada Miccina Contessa Entellina dove si procederà al taglio dei primi grappoli di uva Chardonnay, varietà particolarmente precoce.

Inizio di vendemmia record in Sicilia

Un inizio di vendemmia record indotto in Sicilia dalle elevate temperature e dalla siccità. Il caldo prolungato infatti favorisce la maturazione delle uve mentre la mancanza di acqua, soprattutto a causa delle scarse precipitazioni, favorisce l’assenza di malattie della vite e quindi garantisce al tempo stesso la sanità delle uve. Tutte caratteristiche che i viticoltori siciliani sperano di preservare anticipando i tempi di raccolta.

L’impatto del clima

Nella giornata di oggi quindi verrà anche divulgata l’analisi della Coldiretti sulla situazione del Vigneto Italia, tra impatto del clima e tensioni internazionali.

Le aspettative di un rilancio

C’è grande attesa nel mondo del vino per la vendemmia 2024 dopo che lo scorso anno la produzione, a causa di un calo rispetto all’anno precedente del 23,2%, si è rivelata tra le più basse degli ultimi 76 anni.

La crisi del 2023

Una stagione quella passata falcidiata in particolare dalle piogge che hanno portato un forte ritorno delle malattie della vite prima tra tutte il fungo della peronospora che in alcune regioni come l’Abruzzo ha portato a un taglio della produzione fino al meno 70% e che ha spinto il Governo ha stanziare a favore dei viticoltori danneggiati (in particolare delle regioni del Centro e del Sud) una dotazione di circa 40 milioni di euro.

Fonte: Il Sole 24 Ore