Campania, smaltite illecitamente 1000 tonnellate di rifiuti speciali: 12 arresti

Sarebbero state smaltite illecitamente oltre mille tonnellate di rifiuti speciali nello Stir di Tufino (Napoli) determinando un aggravio di costi per la Sapna (società della città metropolitana di Napoli che gestisce il ciclo integrato dei rifiuti solidi urbani) pari a circa 500mila euro. La notizia emerge dalle indagini dei carabinieri del Noe che martedì 28 maggio, coordinati dalla Dda di Napoli, hanno arrestato 12 persone. Lo sversamento illecito dei rifiuti ferrosi ha causato danni agli impianti rimasti bloccati per lunghi periodi. Il Noe ha anche notificato un decreto di sequestro a due aziende private produttrici di rifiuti industriali.

Rubate bobine di ferro dagli impianti

Per incrementare gli illeciti profitti i dipendenti dello Stir di Tufino e autisti dei mezzi che conferivano i rifiuti illecitamente nell’impianto, dopo aver effettuato gli smaltimenti rubavano bobine di ferro, del valore di circa 20mila euro, da utilizzare nell’impianto per imballare i rifiuti nascondendole negli autocompattatori. Emerge anche questo dalle indagini del carabinieri del Noe che oggi, coordinati dalla Dda di Napoli, hanno arrestato 12 persone nell’ambito di un’indagine su presunti episodi di corruzione che hanno agevolato un traffico illeciti di rifiuti provenienti da quattro province della Campania: Napoli, Avellino, Benevento e Salerno.

Come era organizzata la truffa

Gli autisti delle due società, aggiudicatarie di appalti per la raccolta di rifiuti urbani in alcuni paesi vesuviani, secondo gli inquirenti ricoprivano il ruolo di tramite tra i produttori di rifiuti speciali e gli operai addetti alla gestione dei rifiuti all’interno dello Stir di Tufino (Napoli) nella gestione dell’illecito traffico, finalizzato all’esigenza dei privati di smaltire illecitamente i loro rifiuti, conseguendo un significativo risparmio in termini economici, di contro, consentiva ai dipendenti pubblici di intascare profumate mazzette, in cambio del servizio reso.

Essenziale il ruolo degli addetti al trattamento meccanico-biologico di Tufino i quali avevano studiato un modo per bypassare il rigido sistema di controllo previsto dalla S.A.P.NA., consentendo così agli autisti degli automezzi di operare indisturbati e scaricare i rifiuti illecitamente. Una intera squadra forniva i propri turni di servizio ai complici esterni, che dunque pianificavano in totale tranquillità gli illeciti sversamenti nella certezza della compiacenza di tutti i componenti di quel turno, remunerati dal capo squadra, ciascuno in proporzione del contributo fornito.

Fonte: Il Sole 24 Ore