Caos dazi e lavoro Usa frenano le Borse. Powell, per tassi aspettiamo chiarezza da Trump
A Piazza Affari tengono Tim e gli energetici
A Piazza Affari chiude da prima della classe Tim (+3,8%) dopo che l’azionista francese Vivendi ha ribadito la volontà di vendere la propria quota. Bene anche il comparto energetico con Eni (+2,2%), Hera (+2,9%) e Saipem (+2,6%). Male invece il lusso, zavorrato dal -16,7% di Ferragamo in scia ai conti che ha trascinato al ribasso anche gli altri titoli del Ftse Mib (Moncler -2,1% e Brunello Cucinelli -4%). Sul finale di seduta scivola Leonardo a -6,4%. Sul fronte bancario, sempre alle prese con il tema del risiko, da segnalare la decisione di Intermonte di confermare la raccomandazione “Outperform” e un target price di 25 euro su Banca Ifis (-0,3% a 21,26 euro) alle prese con la potenziale acquisizione di Illimity (-0,4%).
Nuova riserva di criptovalute Usa delude i mercati, focus sul Bitcoin
I dettagli sulla nuova riserva strategica di criptovalute americana deludono il mercato. Nonostante l’ordine esecutivo del presidente Usa Donald Trump abbia incassato gli elogi sui social media dei principali degli operatori del mondo crypto, il bitcoin, subito dopo l’annuncio, è scivolato del 5,7%. La criptovaluta ha poi ridotto le perdite, ma rimane comunque sotto pressione, mentre anche gli altri quattro token principali menzionati in precedenza da Trump – Ether, Xrp, Cardano e Solana – sono in calo. Sono diversi i dettagli dell’ordine esecutivo che non hanno soddisfatto le aspettative del settore: primo fra tutti, il fatto che «la riserva e lo stock di bitcoin saranno capitalizzati da asset già di proprietà del governo federale piuttosto che da nuovi finanziamenti» sostenuti da fondi statali, affermano gli analisti di Deutsche Bank in una nota. L’ordine esecutivo di Trump è arrivato a poche ore dal vertice sulle criptovalute, che si terrà alla Casa Bianca e che riunirà circa due dozzine di rappresentanti di aziende come Coinbase Global Inc. e Robinhood Markets Inc. alla Casa Bianca.
Euro ancora sopra 1,08, in rialzo il petrolio
Sul mercato valutario, dopo il taglio dei tassi Bce e la previsione di una pausa nel ciclo di allentamento della politica monetaria, l’euro si mantiene sopra quota 1,08 dollari a 1,0844 (1,0854 alla vigilia in chiusura). L’euro/yen si attesta a 159,85 (da 160,46), mentre il rapporto dollaro/yen è a 147,36 (da 148,19). In rialzo il prezzo del petrolio: il future aprile sul Wti sale dell’1,46% a 67,31 dollari al barile e il contratto maggio per il Brent guadagna l’1,54% a 70,56 dollari. Su anche il gas che ad Amsterdam segna un rialzo del 4,21% a 39,85 euro al megawattora. Chiude in calo il Bitcoin (-2%) a 87.563,2 dollari.
Spread sale a 112 punti, rendimento 10 anni al 3,95%
Scendono leggermente i rendimenti dei titoli di Stato europei, con quello del BTp decennale che si mantiene comunque vicino al 4%, quando venerdì scorso era al 3,46%. Il rendimento del BTp decennale benchmark ha terminato la giornata attestandosi al 3,95%, in calo dal 3,99% del closing della vigilia. Intanto, lo spread – il differenziale di rendimento tra il Btp e il bund decennale tedesco – è salito lievemente in chiusura di seduta a 112 punti base, dai 111 della vigilia. In calo dai massimi da ottobre 2023 il rendimento del Bund, che in chiusura è al 2,83%, contro il 2,88% della vigilia.
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Fonte: Il Sole 24 Ore