Caos treni, ritorno alla regolarità. Ma ora si pensa al cambio vertici di Trenitalia
Dopo un sabato di passione con il blocco per 8 ore della circolazione dei treni su tutte le linee per Milano, non ci sono stati problemi oggi nelle stazioni milanesi con partenze e arrivi regolari. Ieri invece ritardi e cancellazioni hanno paralizzato il traffico ferroviario nel Nord Italia fino al primo pomeriggio, dopo che un treno alta velocità ha danneggiato con il suo pantografo la linea aerea nel tratto tra la stazione Centrale e quella di Lambrate a Milano e poi un secondo treno passato poco dopo ha interrotto definitivamente l’alimentazione elettrica facendo cadere un conduttore. Escluso dalla Polfer qualsiasi atto di sabotaggio doloso e dalle 15 di ieri pomeriggio l’intervento dei tecnici di Rfi ha permesso di ripristinare la linea anche per Bologna, dopo la riattivazione dalle 10.30 delle linee per Venezia e Genova.
Nomine in vista
È stato questo l’ennesimo incidente che ha riportato di grande attualità le nomine in Ferrovie più volte rinviate nel corso degli ultimi mesi. Già ipotizzate per inizio 2025, le nomine dovrebbero quindi essere fatte a breve. Stefano Donnarumma, nominato la scorsa estate come amministratore delegato del gruppo Fs, resta al suo posto. Nel “giro di poltrone” invece l’attuale amministratore delegato di Trenitalia, Luigi Corradi, assumerebbe la guida di Fs International. Al suo posto arriverebbe a Trenitalia Gianpiero Strisciuglio, un tecnico che ha già registrato buoni risultati come ad di Rfi. L’ingegnere, già indicato da Matteo Salvini nel maggio scorso che avrebbe il placet anche di Fratelli d’Italia, è già stato amministratore delegato di Mercitalia Logistics e in passato direttore commerciale ed Esercizio Rete sempre in Rfi. Al posto di Strisciuglio in Rfi arriverebbe Aldo Isi (ora ad di Anas), anche lui ingegnere e all’interno del gruppo Fs dal 1999. Dario Lo Bosco passerebbe invece al vertice di Italferr, la società di ingegneria del gruppo lasciando la presidenza di Rfi. Sembra non debba esserci nessuna sorpresa infine per Sabrina De Filippis, unica donna ai vertici del gruppo, che dovrebbe restare alla guida di Mercitalia Logistic.
La polemica politica
Prosegue intanto la polemica politica con maggioranza e opposizione divise sull’operato del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Per Paolo Barelli, presidente dei deputati di Forza Italia, Salvini non ha «nessuna responsabilità» perché non ci sono stati «negli ultimi dieci anni gli indispensabili lavori di potenziamento della rete ferroviaria necessari per gestire l’incremento del carico», mentre per la senatrice Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva, «il ministro trova sempre modo di non prendersi le responsabilità e scaricare le colpe su altri. Già che c’è, questa volta, dimetta anche se stesso».
Fonte: Il Sole 24 Ore