
Carceri, in arrivo la circolare del Dap sulle «stanze dell’amore»
Il ministro della Giustizia Carlo Nordio si è detto «d’accordo “per tre quarti”» con le proposte contenute nel documento-appello che gli è stato consegnato dai Garanti dei detenuti durante un incontro al dicastero di Via Arenula. Il Guardasigilli ha confermato la sua contrarietà «ad amnistia, indulto e a qualsiasi forma di indulgenza lineare», ha riferito Samuele Ciambriello, portavoce della conferenza dei Garanti. Novità in arrivo per le cosiddette “stanze dell’amore”: a breve il Dap (Dipartimento amministrazione penitenziaria) emanerà una circolare per «garantire una omogeneità nell’applicazione e nella possibilità di riconoscere l’esercizio del diritto all’affettività in ogni istituto penitenziario».
Misure contro il sovraffollamento
Riguardo al sovraffollamento, il ministro ha garantito che «ci saranno nuovi posti per gli istituti, puntando all’aumento di comunità, in particolare per tossicodipendenti, e meno carcere. Riguardo allo sfollamento delle carceri, un ruolo importante lo avranno i magistrati di sorveglianza, il cui numero potrebbe essere incrementato». I garanti sono convinti che serva una misura “deflattiva” e che occorra una norma per l’aumento dei giorni di liberazione anticipata speciale, prevedendo uno sconto di ulteriori 15 giorni a semestre. Tra le proposte, anche quella di ispirarsi alla misura temporanea della legge del 2010 che introduceva la possibilità di scontare nella propria abitazione o in altro luogo pubblico o privato di cura, assistenza e accoglienza la pena detentiva – anche residua di pena maggiore – non superiore a 18 mesi.
«Dal Dap circolare sulle “stanze dell’amore” in carcere»
All’incontro, a cui hanno preso parte anche i garanti di Roma, Parma, del Piemonte e membri del coordinamento nazionale, è stato ricordato il dato allarmante dei suicidi in carcere valutando la possibilità del numero chiuso; è stato sollecitato l’aumento di educatori e mediatori linguistici, ma anche psicologi, psichiatri e assistenti sociali. Quanto all’attuazione della sentenza della Consulta sulla tutela del diritto all’affettività delle persone detenute, come detto, «il Dap sta preparando una circolare»: «Gradualmente gli istituti si adegueranno e dunque al momento ci sarà un’applicazione a macchia di leopardo nei vari istituti del Paese».
Emergenza suicidi e minori
L’emergenza, sottolineano i garanti al ministro, è legata poi anche ai minori. Anche per questo i garanti, oltre a sollevare le problematiche legate agli istituti penali per i minorenni, chiedono di costruire più comunità e meno carceri minorili. «Il continuo ricorso alla penalizzazione come metodo di governo rischia di far crollare il sistema carcerario» segnala il capogruppo di Avs nella commissione Giustizia della Camera, Devis Dori. «La situazione drammatica dei giovani detenuti, costretti spesso con persone grandi, magari in carcere per reati gravi», a causa della mancanza di spazi: «l’accumulo delle pene impedirà una soluzione e una detenzione rieducativa per quei giovani». Occorre dunque «una depenalizzazione, un sostanziale dietro front rispetto al modello repressivo di Caivano, e la riattivazione di un sistema di pena alternativo» conclude Dori. Mentre per i suicidi in carcere «è davvero inquietante che il ministro Nordio non abbia mai detto una parola», una piaga drammatica sulla quale il capogruppo di Avs continua a sollecitare l’attenzione.
Fonte: Il Sole 24 Ore