Carta da macero, nel 2023 l’Italia ha aumentato le esportazioni del 45%

Carta da macero: nel 2023 le esportazioni italiane hanno raggiunto il valore di 2,15 milioni di tonnellate (il 31% della produzione), registrando un incremento del 45,5% rispetto al 2022. Una tendenza positiva confermata anche nel primo semestre del 2024, con circa 1 milione di tonnellate esportate. La produzione nazionale di carta da macero lo scorso anno ha raggiunto i 6,9 milioni di tonnellate (+5% rispetto al 2022), numeri che collocano l’Italia al secondo posto in Europa, dopo la Germania e davanti a Spagna e Francia.

È la fotografia che emerge dal Rapporto 2024 dell’Unione Nazionale Imprese Recupero e Riciclo Maceri (Unirima), associazione che rappresenta circa il 90% delle aziende del settore per volumi gestiti con un fatturato complessivo intorno ai 4 miliardi di euro.

Verso India e Indonesia

Nello specifico, la maggior parte delle esportazioni, circa il 79% del totale, è andata verso il Sud-est asiatico e l’India. Nel 2023 il primo partner commerciale è stato proprio l’India, con una quota del 43,4% del totale esportato, corrispondente a oltre 934.174tonnellate. Seguono l’Indonesia (327.230 tonnellate, pari al 15,2%), il Vietnam (166.720 tonnellate, pari al 7,8%), l’Austria (137.685 tonnellate, pari al 6,4%) e la Germania (124.253 tonnellate, pari al 5,8%).

Nel primo semestre del 2024 l’Indonesia, con il 19% del totale importato, è tornata ad essere la principale destinazione delle esportazioni italiane di carta dam acero, superando così l’India (16%) che, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ha visto ridurre del 65% i quantitativi importati dall’Italia.

Per quanto riguarda l’andamento del mercato interno invece, il consumo di carta da macero è diminuito, scendendo a 5 milioni di tonnellate utilizzate dalle cartiere italiane nel 2023, con un calo del 7% rispetto al 2022 e tornando quindi ai livelli pre-pandemia del 2019. Sono scese, inoltre, anche le importazioni di carta da macero da parte delle cartiere, in calo dell’8,1% rispetto all’anno precedente (da 296mila a 272mila tonnellate).

Fonte: Il Sole 24 Ore