Cartelle esattoriali, ecco le istruzioni del Fisco per pagare a rate
Chi può rateizzare i debiti con lo Stato? Come va presentata la domanda e da quando? Quali sono i possibili vantaggi di una rateizzazione e cosa succede se non si paga una rata o si decade? Tutti quesiti che trovano risposta nella nuova Guida alle rateizzazioni messa a punto da Agenzia Entrate – Riscossione per tutti i contribuenti e ora disponibile sul sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it. Un vero e proprio vademecum destinato a cittadini e imprese che vogliono mettersi in regola con il versamento delle somme richieste dall’agente pubblico della riscossione per conto degli Enti creditori (Agenzia delle entrate, Inps, ecc.), ma che non riescono a saldare in un’unica soluzione. La guida su “La nuova rateizzazione delle cartelle di pagamento” recepisce le novità apportate all’istituto del pagamento a rate, a partire dal 1° gennaio 2025, dall’attuazione della riforma fiscale e in particolare dal decreto legislativo di riordino del sistema nazionale della riscossione (Dlgs n. 110/2024).
Pagamenti arate fino a sette anni
La grande novità introdotta dalla riforma è la possibilità di vedersi dilazionare i piani di pagamento fino a sette anni, ripartendo il debito fino a 84 rate. Ben 12 in più rispetto alle 72 rate previste fino al 31 dicembre scorso. E questo varrà per le richieste presentate nel 2025 e nel 2026. Nel biennio successivo (2027/28) le rate saliranno a 96, quindi 8 anni, per poi diventare 108 rate (9 anni) a partire dal 2029.
L’altra grande novità della riforma è la possibilità di rateizzare una somma pari o inferiore a 120 mila euro (la soglia vale per ogni singola richiesta), con una semplice richieste e la dichiarazione di trovarsi in una temporanea situazione di obiettiva difficoltà economico-finanziaria. In questo modo da quest’anno sarà possibile ottenere fino a un massimo di 84 rate mensili.
Dilazioni anche fino a 120 rate
Per ottenere un numero maggiore di rate, il contribuente deve, invece, documentare la situazione di obiettiva difficoltà economico-finanziaria. Inoltre, per importi superiori a 120 mila euro l’istanza di dilazione va sempre documentata e può essere concessa fino a un massimo di 120 rate.
Un simulatore per il peso delle rate
Dall’area riservata del sito di AdeR (accessibile con identità digitale) è possibile chiedere e ottenere online, dal proprio pc o smartphone, le rateizzazioni su semplice richiesta. La pagina di accesso all’area riservata è raggiungibile anche utilizzando il Qr code disponibile sull’apposito modello di istanza. Sul sito internet www.agenziaentrateriscossione.gov.it, inoltre, Ader ha reso disponibile un simulatore che consente di calcolare, quando il contribuente deve documentare la situazione di obiettiva difficoltà economico-finanziaria, il numero massimo di rate concedibili e l’importo indicativo della rata.
Fonte: Il Sole 24 Ore