Casa Perbellini 12 Apostoli di Verona conquista le 3 stelle Michelin: diventano 14 i tristellati italiani

Diventano 14 i ristoranti tristellati italiani: oltre alla conferma di tutti i 13 chef dello scorso anno, il prestigioso riconoscimento della Guida Michelin va anche a Giancarlo Perbellini dei 12 Apostoli di Verona.
A conquistare per la prima volta la seconda stella Michelin sono invece stati il Villa Elena di Bergamo, chef Marco Galtarossa, e Campo del Drago di Matteo Temperini a Montalcino. Undici nuovi ristoranti hanno invece riconosciuto la Stella Verde per il loro impegno sul fronte sostenibilità. Per un totale di una selezione di 2mila ristoranti.

Già resi noti intanto nei giorni corsi i 16 nuovi Bib Gourmand, i migliori indirizzi per rapporto qualità-prezzo, a far ingresso nell’edizione 2025 per un totale di 250 ristoranti.

A ospitare la presentazione dell’edizione numero 70 della Rossa, dopo la Franciacorta nelle scorse tre edizioni, quest’anno è stata Modena, nella cornice del teatro comunale Pavarotti-Freni, la città emiliana famosa per la sua buona tavola (oltre che dei motori) con ben 23 produzioni agroalimentari tra Dop e Igp sul proprio territorio, per un valore di 841 milioni di euro nel 2023.

Secondo l’indagine “Taste tourism: impatto economico dei ristoranti stellati Michelin sul territorio nazionale” commissionata da Michelin Italia a Jfc, il valore complessivo dell’indotto economico dei ristoranti stelle Michelin in Italia ammonta per il 2023 a 439 milioni, con una previsione per l’anno in corso di 498 milioni.

I seguenti 33 ristoranti hanno invece ricevuto per la prima volta una Stella Michelin nella Guida 2025: Abruzzino Oltre a Lamezia Terme (Catanzaro) con uno chef under 35; in Campania Cetaria a Baronissi (Salerno), Volta del Fuenti by Michele de Blasio a Vietri sul mare (Salerno), O me o il mare a Gragnano (Napoli), Don Alfonso 1890 a Sant’Agata dei due Golfi (Napoli), Marotta a Squille (Caserta). In Emilia Romagna: Ancòra a Cesenatico con uno chef under 30, Alto a Fiorano Modenese, Ristorante del Lago a Bagno di Romagna con uno chef under 30, Al gatto verde a Modena. Nella Capitale torna in guida Michelin Achilli al Parlamento, mentre in Liguria il nuovo monostellato è Equilibrio a Dolcedo (Imperia). Exploit della Lombardia con i nuovi monostellati: ,Grow Restaurant ad Albiate (Monza – Brianza), Il Circolino a Monza, Olmo a Cornaredo (Milano), Cucina Cereda a Ponte San Pietro (Bergamo), Moebius sperimentale a Milano, Acqua a Olgiate Olona (Varese), Sine by Pinto a Milano, Casa Leali a Puegnago sul Garda (Brescia), Tancredi a Sirmione (Brescia). In Molise ottiene una stella Michelin Locanda Mammì ad Agnone (Isernia). Il gruppo di superchef Antonino Cannavacciuolo segna una doppietta in Piemonte con due riconoscimenti monostellati e con due chef under 35: Cannavacciuolo Le Cattedrali by Laqua ad Asti e Cannavacciuolo by The Lake a Pettenasco (Novara). In Puglia conquista una stella Dissapore di Andrea Catalano a Carovigno (Brindisi). Il nuovo monostellato siciliano è Vineria Modì, anche qui con uno chef under 35, a Taormina. In Toscana diventano ristoranti stellati: Serrae Villa Fiesole a Fiesole (Firenze), Contrada a Castelnuovo Berardenga (Siena), Saporium a Chiusdino (Siena) con uno chef under 30, Locanda de’ Banchieri a Fosdinovo (Massa Carrara). Anche il Trentino Alto Aldige ha un nuovo monostellato: Grual a Pinzolo (Trento), mentre in Veneto ottengono la stella Iris Ristorante a Verona e Palais Royal restaurant a Venezia. La Lombardia guida la classifica per regioni con 9 riconoscimenti, seguita da Campania (5), Emilia – Romagna (4), Piemone e Veneto 2. Nuovi ristoranti monostella in Calabria, Lazio, Liguria, Molise, Puglia, Sicilia, Trentino.

Fonte: Il Sole 24 Ore