Case, la necessità da affrontare con alleanza pubblico-privato

Una tavola rotonda su temi di urbanistica con gli assessori delle maggiori città italiane è stato uno degli appuntamenti della prima giornata del Forum di Scenari Immobiliari a Rapallo. Nel giorno che ha seguito l’audizione di Ance sul Salva-Milano, provvedimento atteso per sbloccare una situazione critica nel capoluogo lombardo (nella foto). Parla subito di pianificazione Davide Albertini Petroni (presidente di Assoimmobiliare) per definire il fabbisogno di case che c’è nella nostra società.

“La casa è l’infrastruttura sociale – dice – e ritengo che nel dialogo tra privati e amministrazioni devono essere presenti questi elementi”. Albertini sottolinea come l’Italia abbia una produzione ridotta di case rispetto agli altri Paesi europei, solo 30mila abitazioni nuove all’anno, che sono oggi molto richieste. Per vari motivi, compreso quello della sostenibilità.

“A Milano c’è bisogno di 9mila case all’anno, ne produciamo meno di 2.600- dice -. Questa emergenza va tenuta presente e affrontata con un rapporto di fiducia pubblico-privato”. La regola affrontata da Berlino o Dublino con canoni e prezzi calmierati si è rivelata invece una strada sbagliata.

“Il problema della dimensione metropolitana è un tema classico – dice Laura Lieto (Vicesindaco, Assessore all’Urbanistica Comune di Napoli) -. Ogni città ha problematiche proprie, con differenze di densità”.

Maurizio Veloccia (Assessore all’Urbanistica Roma Capitale) parte dalla complessità di Roma. “Come governa la Capitale i propri confini? E’ questo il grande tema di cui ci dobbiamo occupare – dice -. Infrastrutture di mobilità, metropolitana in primis, sono il focus sul quale dobbiamo concentrarci”. A Roma come a Milano il costo del mattone sta respingendo una fetta importante di popolazione e di giovani in particolare, che si spostano nelle aree periferiche ma continuano a lavorare in zone più centrali.

Fonte: Il Sole 24 Ore