Casellati-Roccella, tavolo tecnico per giungere a un testo unico contro la violenza di genere
«Ho costituito un tavolo tecnico presso il mio ministero, insieme al ministro Roccella, per redigere un testo unico sulla violenza di genere. Questo documento avrà un approccio innovativo, poiché si concentrerà sull’intero universo femminile, affrontando tutti i diritti delle donne. Si tratterà di un testo organico che partirà dall’educazione e dalla formazione nelle scuole per promuovere la cultura del rispetto, fino a trattare le norme relative all’inserimento delle donne nel mondo del lavoro». L’annuncio è arrivato dalla ministra alle Riforme Istituzionali Maria Elisabetta Alberti Casellati. La ministra ne ha parlato a Milano nel corso dell’evento “Donne nel mirino. Riconoscere i reati spia per prevenire la violenza. IA come strumento contro la violenza di genere”.
Autonomia economica fondamentale
«L’autonomia economica rappresenta uno dei presupposti fondamentali per consentire alle donne di costruire la propria libertà. Purtroppo, ci sono situazioni in cui una donna subisce violenza, non solo fisica ma anche psicologica, all’interno della famiglia. In molti casi, questa violenza si manifesta attraverso continue umiliazioni, come sentirsi dire ogni giorno ”Non vali niente”, “Dipendi sempre dagli altri”, parole che alimentano una profonda disistima e uno svilimento personale. Senza una possibilità economica, diventa difficile per queste donne allontanarsi da queste situazioni di oppressione», ha detto la ministra.
Roccella: serve una profonda unità sul tema
«La lotta contro la violenza alle donne se non è di tutti non avrà mai un vero successo, anche se io sono convinta che lo possa avere. Tratti culturali che un tempo sembravano profondamente radicati nella mentalità maschile, penso alle attenuanti del delitto d’onore oggi non c’è più traccia di questa mentalità. Anche la mentalità, anche l’atteggiamento culturale può cambiare ma ci deve essere una vera e profonda unità sul tema», ha detto la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Roccella a margine di un convegno a Roma ’Violenze e molestie, quello che le donne non dicono”, promosso dai Cug-Comitati Unici di Garanzia nella pubblica amministrazione. Lo scorso 25 novembre «l’ultimo voto per l’approvazione della legge contro la violenza – ha ricordato Roccella – per caso è capitato sostanzialmente a ridosso del caso Cecchettin che ha veramente colpito in maniera straordinaria l’opinione pubblica e quindi ha fatto anche da volano alla sensibilizzazione ed ha segnato un punto di unanimità ed unità che andrebbe proseguito nel tempo».
Numerosi centri offronto supporto
«Oggi, fortunatamente – ha detto la ministra Casellati – esistono numerosi centri che offrono supporto: spazi dove le donne possono trovare protezione, orientamento lavorativo e percorsi per ricostruire la propria vita. Questi interventi, insieme all’inserimento lavorativo, rappresentano una forma di prevenzione, così come lo sono l’educazione e la formazione». Dall’altro lato, ha sottolineato casellati, «non mancano le misure repressive e protettive per garantire accoglienza e supporto alle donne vittime di violenza. È essenziale che una donna sappia dove andare e come proseguire dopo eventi dolorosi che spesso segnano l’intera famiglia. Questo vale soprattutto nei contesti in cui ci sono figli, poiché un bambino che cresce assistendo a comportamenti violenti potrebbe interiorizzare e riprodurre tali dinamiche in futuro. Questi sono problemi delicati che riguardano non solo le donne, ma l’intero nucleo familiare, e richiedono risposte integrate e coordinate».
Fonte: Il Sole 24 Ore