Caso Amazon-Dazn, Agcom non arretra sulle misurazioni degli ascolti della Serie A

Caso Amazon-Dazn, Agcom non arretra sulle misurazioni degli ascolti della Serie A

Non sono serviti a nulla i tentativi di moral suasion che, a quanto ricostruito dal Sole 24 Ore, sarebbero stati fatti anche dalla Lega Serie A, nel tentativo di spostare il redde rationem alla fine del campionato. Agcom ha mantenuto il termine del 28 febbraio come deadline concessa ad Amazon per adeguarsi al sistema di misurazione degli ascolti (in questo caso digitali) al momento in vigore. E quindi tutto resta com’è. Del resto Amazon, magari immaginando l’esito, si era già portata avanti e aveva comunicato ai propri clienti della sua Prime Video che dal 28 febbraio il canale Dazn si spegnerà sulla piattaforma.

La questione è stata affrontata durante il consiglio di Agcom di mercoledì 5 febbraio 2025. All’interno dell’ordine del giorno al punto numero 8 si legge: “Accordo DAZN – Amazon Digital UK per la distribuzione dei contenuti DAZN all’interno del servizio Amazon Prime Video. Rilevazioni degli ascolti”. Nel corso della seduta i componenti dell’Autorità hanno anche audito il presidente Auditel Lorenzo Sassoli de Bianchi, collegato da remoto.

Il consiglio Agcom alla fine, come detto, ha confermato di non essere disposto a prorogare i termini che aveva concesso ad Amazon (28 febbraio) per adeguarsi alle misurazioni dell’audience per la parte di Serie A che li riguarda (avendo la piattaforma Vod Prime Video al suo interno un canale Dazn).

Il nodo della questione – che ha portato allo stop del canale Dazn su Amazon Prime Video – sta nel fatto che la ripartizione dei proventi da diritti tv per la Serie A viene effettuata sulla base di criteri imposti dalla legge Melandri (revisionata poi dalla riforma Lotti) fra i quali la distribuzione dell’8% di risorse sulla base dei dati di audience certificata Auditel.

Per questo Dazn ha necessità di vedersi misurati gli ascolti da un un Jic (organismi come Auditel, con all’interno i rappresentanti anche del mercato). La misurazione avviene con un meccanismo (quello degli Sdk: specifici software che danno l’indicazione precisa dei video trasmessi via web) messo in piedi da Auditel anni fa e validato da Agcom.

Fonte: Il Sole 24 Ore