Caso Todde, si punta al ricorso in tribunale

Caso Todde, si punta al ricorso in tribunale

I tempi si allungano e ora anche la Procura muove i suoi passi. La vicenda che riguarda la presidente della Regione Alessandra Todde, a rischio decadenza per irregolarità nella rendicontazione delle spese elettorali, viaggia a velocità ridotta e prende più strade: tribunale, Consiglio regionale e Procura. I legali della governatrice si apprestano a depositare l’istanza di opposizione, con richiesta di sospensione, all’ingiunzione di decadenza comminata dalla Commissione di garanzia elettorale (istituita presso la Corte d’Appello di Cagliari) per irregolarità nella rendicontazione delle spese elettorali e della sanzione da 40 mila euro. Al vaglio del pool di avvocati che segue la presidente ci sono gli atti, le contestazioni ma anche le normative vigenti.

Si prepara il ricorso in tribunale

Si tratta di un tassello fondamentale per sbrogliare la matassa che, da giorni, vede giuristi e rappresentanti del mondo politico esprimere i pareri più differenti. Il tutto perché, come viene sottolineato nei corridoi del palazzo del Consiglio regionale, «non ci sarebbe “storico in materia” e inoltre ci sono due livelli di norme: quelle nazionali e quelle regionali di una Regione a Statuto speciale». In questi giorni il Consiglio regionale ha attivato la macchina burocratica con i rispettivi passaggi che prevedono il coinvolgimento della Giunta per le elezioni. Anche qui, come sottolineato dal presidente del Consiglio Piero Comandini, «ci sono gli avvocati al lavoro».

La Giunta per le elezioni

L’attività istituzionale si intreccia poi con il ricorso che la presidente presenterà in tribunale dove sarà chiesta la sospensiva cautelare. A quel punto la Giunta delle elezioni dovrà predisporre, su richiesta della presidenza, un pronunciamento che prende atto dell’impugnazione ai fini del rinvio della convocazione del Consiglio per la decisione di competenza. Quindi sarà compito del presidente dare formale comunicazione all’Assemblea legislativa. Il resto sarà legato all’evoluzione del procedimento di impugnativa e sarà compito della presidenza investire la Giunta delle elezioni e l’Assemblea.

Procedure a parte, restano poi da sciogliere alcuni passaggi, come quello che riguarda il compito che dovrà svolgere l’Assemblea. Ovvero, se si dovrà limitare a una presa d’atto delle decisioni del tribunale oppure se dovrà decidere votanto. Negli ambienti del Consiglio regionale non si esclude, poi, un eventuale ricorso al Tar. Nonostante la vicenda la presidente ha annunciato di essere legittimata e di continuare la sua azione di governo. L’attività dell’esecutivo, infatti, va avanti anche perché l’atto notificato non è definitivo.

I fari della Procura

Sulla vicenda ci sono ora anche i fari della Procura della repubblica di Cagliari, cui la Commissione di garanzia elettorale ha inviato la comunicazione «stante le anomalie nelle dichiarazioni depositate». Per il momento non ci sono indagati. Ora si dovrà far luce sui documenti relativi alla rendicontazione e l’integrazione presentata lo scorso dicembre.

Fonte: Il Sole 24 Ore